Mercato Venezia, Molinaro si presenta: “Pronto e in forze, non mi sento un giocatore al capolinea”
giovedì 16 Gennaio 2020 - Ore 12:57 - Autore: Dimitri Canello
Cristian Molinaro si è presentato oggi alla stampa nella sede di Viale Ancona a Mestre: “Sono felice di essere qui, è una possibilità nata negli ultimi giorni e mi fa piacere che si sia concretizzata. I punti in testa sono uno scontro con Fiordaliso? Ringrazio Lupo, Ortoli e il presidente, a ottobre i contatti si sono intensificati e poi a gennaio eccomi qui. Voglio contribuire a risollevare il Venezia. In questi mesi è stato fondamentale aver avuto la possibilità di allenarmi costantemente e ci tengo a ringraziare l’Atletico Fiuggi Terme per avermi dato la possibilità di mantenermi in forma, poichè con loro seguivo il programma tipo degli allenamenti e ciò mi ha consentito di farmi trovare pronto. Voglio continuare a vivere il mio sogno, gioco a calcio per passione da sempre. Ho 36 anni, però ormai si invecchia sempre più tardi e sono convinto che ciò che ti identifica veramente sia quello che dai in campo più che la carta d’identità. So di essere in forma, non mi sento un giocatore arrivato al capolinea, ho forza di volontà e condizione e continuerò a giocare fino a quando ne avrò le forze.La possibilità prima è di potermi allenare. La carta d’identità dice 36, ma l’evoluzione umana va in senso opposto e per noi vecchietti è più difficile stare sulla cresta dell’onda. Sono in forma e in forze, sono pronto a ripartire. Il Venezia esprime un calcio brillante, lo seguo da inizio campionato ed ho visto in questi giorni come questo sia un gruppo tecnicamente e moralmente valido. L’allenatore ha fatto un grandissimo lavoro così come la società, che ha messo insieme una squadra giovane creando un gruppo molto coeso. La cosa che più mi ha impressionato è il modo di stare in campo della squadra ed il conoscersi tra compagni. Con un pò di fortuna e malizia in più qualche risultato che in passato è sfuggito nel girone di ritorno non ci sfuggirà, consentendoci di ottenere più punti rispetto al passato. Ho giocato sia nella Juventus che nel Torino è vero; ho sempre messo tutto me stesso nel mio lavoro, a prescidere dalla maglia che indossavo e credo che questo sia quello che conta veramente, perchè alla fine è sempre il campo ad avere l’ultima parola. L’esperienza in Germania con lo Stoccarda è stata molto stimolante perchè mi ha dato la possibilità di vedere un altro tipo di calcio, interpretato in maniera più spregiudicata. Sin dagli inizi di carriera ho sempre pensato di voler fare un’esperienza all’estero, e la mia è stata sicuramente positiva. Allo Stoccarda sono arrivato in un gruppo in cui i meccanismi erano ben rodati e riuscii subito ad inserirmi. Era una squadra che sapeva bene quello che doveva fare ed io mi trovavo in fascia con un giocatore fortissimo come Hleb. Il coronamento di quel periodo è stata la convocazione in nazionale, che è stata per me una emozione enorme. E’ un campionato storicamente particolare. Quest’anno, tolto il Benevento, la classifica è molto corta e c’è la possibilità di far bene poichè molte squadre si equivalgono. Si tratta di un bel campionato, in cui le partite sono sempre aperte.
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