Giochi e scommesse online: è finito il boom di crescita?
lunedì 30 Dicembre 2019 - Ore 19:32 - Autore: Staff Trivenetogoal
Gli effetti del veto imposto dal Decreto Dignità sulla pubblicità delle scommesse online sono ormai evidenti. I dati di ottobre mostrano infatti un chiaro ridimensionamento della crescita del settore dei giochi e delle scommesse online, che sono cresciuti di appena l’1,2% rispetto al 12% della crescita media dei mesi precedenti. Un brusco risveglio per i colossi del gioco online, che sembra dovranno dire addio ai cospicui guadagni di un tempo.
Poco male per i grandi gruppi che dominano il mondo delle scommesse online: avendo accumulato utili consistenti in questi anni, avranno poca difficoltà ad assorbire una contrazione dei ritmi di crescita del fatturato. Le società meno strutturate, invece, come ad esempio quelle che sono da poco sbarcate sul mercato italiano, dovranno rifare i propri conti per valutare se convenga ancora operare sul mercato italiano delle scommesse online, o se sia meglio invece investire i propri capitali in altre nazioni in cui non sia ancora stata regolamentata la pubblicità del gioco d’azzardo, o almeno non in maniera così stringente come è avvenuto nel nostro paese.
Le prospettive per il futuro lasciano intravvedere comunque degli scenari economici sicuramente meno allettanti su tutti i mercati dei giochi online e delle scommesse sportive, almeno in Europa. L’esempio dell’Italia, che con il decreto Dignità ha di fatto proibito ogni genere di pubblicità per quanto riguarda scommesse sportive e giochi online, è infatti già stato seguito da altri paesi. La Svezia, ad esempio, ha già dichiarato di essere al lavoro per imporre delle regole molto stringenti per il settore.
L’effetto boomerang del decreto Dignità
Sebbene gli operatori internazionali delle scommesse online stiano subendo gli effetti del decreto, non si può dire altrettanto dei tanti siti non autorizzati che spuntano come funghi su internet e che possono operare in modi non verificabili, non dovendo subire alcun controllo da parte del Ministero, proprio perché non hanno mai richiesto l’autorizzazione AAMS.
Sono proprio le centinaia di piccoli portali delle scommesse online ad accaparrarsi i nuovi scommettitori: questi ultimi, infatti, si lasciano sedurre dalle offerte di bonus principeschi, senza considerare con la dovuta attenzione in quali mani si stanno mettendo.
Mancando infatti una chiara informazione su quali siano i siti più sicuri e affidabili, proprio perché questi non possono più farsi pubblicità, l’utente inesperto che si avvicina per la prima volta al mondo delle scommesse online può finire in mani sbagliate, finendo per puntare i propri soldi su portali che non rispettano le regole imposte su montepremi e vincite, com’è invece per tutti gli operatori in possesso di licenza AAMS.
E gli operatori senza licenza ringraziano
La logica conseguenza del passaggio a nuovi operatori più smaliziati e meno controllati è che il mondo delle scommesse online possa venire danneggiato dalle norme di comportamento dei portali meno rigorosi, finendo per screditare l’intero settore.
Ecco quindi che gli obiettivi del decreto Dignità, che erano quelli non solo di limitare la crescita del gioco d’azzardo patologico, ma anche di tutelare i giovani, e gli utenti in genere, dal rischio di venire truffati da operatori poco seri e ligi alle regole, rischiano di diventare un vero e proprio boomerang.
La conferma arriva dagli stessi dati relativi al fatturato del mercato globale dei giochi online e delle scommesse sportive: se il fatturato infatti è cresciuto poco, non si può dire altrettanto delle giocate e del numero degli stessi giocatori, che sono anzi aumentati. Ciò significa che molti appassionati di giochi online e scommesse sportive stanno alimentando i circuiti del gioco illegale, che rischia di diventare il beneficiario, seppure indirettamente, delle restrizioni imposte dal decreto Dignità.
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• E gli operatori senza licenza ringraziano
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