Vicenza, Guidolin: “Il Menti è sempre stato fuoco per noi, inferno per le avversarie: e Mimmo deve vincere….”
venerdì 1 Novembre 2019 - Ore 16:36 - Autore: Giulio Pavan
Nella settimana del derby con il Padova Francesco Guidolin ha partecipato all’evento tenutosi al Teatro Comunale di Vicenza ed organizzato da Tva e Giornale di Vicenza. L’allenatore che con i biancorossi ha vinto la Coppa Italia si è così esposto sul gruppo che guidava: “Se non avessi conosciuto questi ragazzi che mi hanno dato tantissimo, non avrei ottenuto quello che ho ottenuto. Io sono orgoglioso della mia carriera, quando sono arrivato a Vicenza venivo da un esonero alla guida dell’Atalanta. Non ero pronto per la Serie A, se non avessi trovato Vicenza probabilmente non so come sarebbe andata. Il mio grazie, visto che sono alla fine della mia carriera, va a tutti quelli che sono stati i giocatori che ho avuto. Ho rivisto l’ultima partita Vicenza-Brescia in cui sono stato sulla panchina biancorossa, quella smorfia di sofferenza non voglio più vederla. Sono alla fine della mia carriera, un grazie lo voglio dire ai giocatori che hanno fatto parte di quel Vicenza “Re di Coppe”. Avevo promesso di farmi i capelli biondi….” Un commento anche sul popolo biancorosso: “È difficile trovare tifosi come i vicentini, che stanno vicini alla loro squadra anche quando le cose vanno male, non quando vince la Coppa Italia”.
Sull’attuale momento del Lanerossi invece: “Spero tanto che a fine anno Mimmo possa festeggiare, spero tanto che Vicenza festeggi. Mimmo sa lavorare sulla psicologia dei suoi ragazzi, un allenatore come lui sa come deve fare. Bene sta facendo bene, ma deve vincere!.
Tornando poi agli anni d’oro vissuti nella città del Palladio: “Ho trovato una squadra che sapeva cosa fare sul campo, era stata allenata da un collega che apprezzo
non avevamo l’obiettivo di andare in Serie A, si sperava di guadagnare la salvezza il prima possibile. Mi chiamavano Mister X perché facevo troppi pareggi e io soffrivo di questa cosa.
Il Menti è sempre stato fuoco per noi e inferno per le squadre avversarie. Non ricordo cose così emozionanti come quello stadio nella semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea e nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. Era qualcosa di indescrivibile, un pieno di emozioni.”
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