Venezia-Pisa, Aramu: “Ho voluto dimostrare di aver imparato dal mio errore, che non ripeterò più”
domenica 29 Settembre 2019 - Ore 14:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Mattia Aramu è rientrato in squadra, nel match contro il Pisa, dopo aver scontato le due giornate di squalifica. “La voglia di giocare era tantissima. Due settimane fa ho sbagliato e me ne sono reso conto. Mi sono preso le mie responsabilità e ho voluto dimostrare che quell’errore me lo sono lasciato alle spalle, anche perché sbagliando si impara, quindi non farò più quel tipo di sbaglio”. In effetti si vedeva che scalpitavi per giocare, in un ruolo dove oltretutto c’è molta concorrenza, il che comunque è un bene per la squadra. “Assolutamente sì. Lì davanti siamo in tanti, e tutti con gran voglia di giocare. Sarà il mister, di settimana in settimana, a cercare il giusto equilibrio, noi ci mettiamo tutti a disposizione e lavoriamo duro in allenamento”. Il Venezia ha subito il forcing del Pisa nei primi minuti, poi avete alzato il baricentro e, complici anche le scelte tattiche del mister, siete diventati sempre di più a trazione anteriore. Eppure non è arrivato il goal, se si esclude l’autorete di Pinato. Come mai, senza nulla voler togliere agli avversari? “A parte che il Pisa è una buona squadra, lo dimostra anche il fatto che sia partito molto bene in questo campionato, loro sono partiti forte cercando i due quinti e ci hanno messi un po’ in difficoltà fino al goal. Dopodiché, c’è stata una “scossa” che ci ha fatti reagire, e lì c’è stato il pareggio. Poi nella ripresa ci siamo letteralmente catapultati nella loro metà campo, anche perché erano rimasti in dieci. Abbiamo cercato di portare a casa i tre punti, lottando tanto ma, vuoi per un po’ di sfortuna, vuoi per demeriti nostri, non siamo riusciti a fare il 2-1”. Sembrava che in questa partita voi cercaste il passaggio in più, e che poi, in alcune circostanze, vi siate un po’ complicati le cose. “Nella ripresa, quando sono rimasti in inferiorità numerica, si sono chiusi molto; quindi, a forza di cercare la giocata, forse noi cercavamo più l’ampiezza per trovare soluzioni esternamente. Magari il passaggio in più è stato dovuto proprio a quello, perché loro, essendo in dieci, si difendevano molto bassi e stretti, pertanto chiudevano molto bene le giocate interne e lasciavano molto l’esterno”. Facendo un piccolo bilancio delle gare disputate finora: è il Venezia che ti aspettavi? “Stiamo crescendo, a mio avviso, partita dopo partita, e lo stiamo dimostrando anche con le prestazioni. Poi, analizzando ogni singolo match, sappiamo quando abbiamo sbagliato e quando invece abbiamo fatto le cose bene; sicuramente questa è la strada giusta e dobbiamo continuare così, perché stiamo facendo bene, ci dobbiamo credere e infatti ci crediamo tutti. Questa strada è solamente il duro lavoro fatto durante la settimana”. Calcolando anche il fatto che siete in gran parte una squadra rinnovata, e contando le difficoltà delle gare di inizio campionato, le trasferte, vi aspettavate questo andamento? “Sicuramente, quando cambi tanti giocatori, non è mai facile all’inizio, anche perché, magari, non ci hai mai giocato insieme; devi capire, dentro il campo, le caratteristiche ed i movimenti del tuo compagno, in poche parole: ti devi conoscere. Noi siamo partiti in ritiro iniziando, appunto, questa conoscenza e, piano piano, siamo arrivati al punto dove ci riconosciamo in campo, e le cose poi vengono”. E che cosa puoi dire della tua occasione che hai avuto nel finale del primo tempo? “La devo rivedere, ma per quanto mi riguarda, mi è arrivata una palla forte, io probabilmente mi sarei dovuto piegare un po’ di più per cercare la porta, oppure andare avanti anche col “piattone”, perché in quella posizione così vicina dovevo cercare solo la porta”. Prospettive per la trasferta di Cosenza? “Sarà indubbiamente una trasferta difficile, in cui dovremo stare attenti. La prepareremo come abbiamo sempre fatto durante la settimana, e cercheremo di portare a casa la vittoria”.
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