Mercato Vicenza, Magalini: “Rigoni ha voluto fortemente venire da noi e di certo non è una cosa nata ieri: e su Vandeputte, Curcio e la promozione…”
martedì 3 Settembre 2019 - Ore 18:31 - Autore: Staff Trivenetogoal
Giuseppe Magalini, direttore sportivo del Vicenza, è intervenuto oggi in conferenza stampa al Menti spiegando le ultime mosse di mercato: “Vandeputte era un obiettivo importante e voluto già da tempo. Sinceramente ho avuto sempre fiducia che la cosa potesse andare in porto e sapevo della disponibilità del ragazzo di venire da noi. Abbiamo insistito fino all’ultimo giorno, a un certo punto era subentrato il Frosinone che ha rischiato di portarcelo via. E’ stata una trattativa molto complicata, eravamo preparati a una situazione difficile, ci eravamo prefissati di arrivare fino in fondo con la proprietà. Luca Rigoni? Di certo non è una cosa nata ieri, è nata nei giorni scorsi, poi spiegherà lui. Rigoni ci ha scelto, ha fatto l’impossibile di venire da noi, dobbiamo solo dirgli un grande grazie. Rigoni aveva più soluzioni, ma ha voluto fortemente fare una scelta, poi lo racconterà lui. Il girone secondo me è molto equilibrato, non credo che nessuna fra le protagoniste potrà scappare fino in fondo, sarà un girone molto equilibrato. Noi una corazzata? Ce la giocheremo con alcune altre squadre. Avere un giocatore o due in più non è un problema per noi, anzi è qualcosa che può darci un valore aggiunto. Quando si è capito che lui voleva tornare, abbiamo cercato di far sì che questa cosa andasse in porto. Non ha voluto nessuna garanzia perché si ritiene ancora un giocatore vero. Oggi non crediamo di avere delle mancanze. Lopez? L’ho chiamato io per chiamarlo personalmente, lo stimo e ho un ottimo rapporto. Sapeva che potevo riuscire a prendere Vandeputte, lui mi ha risposto con “vaffanculo”… Bruscagin lo volevo da inizio mercato, le problematiche erano tantissime, dopo un mese la situazione era la stessa e sono stato molto felice. Curcio non siamo riusciti a cederlo, saremmo stati più contenti se fosse andato a giocare. Non Giocherà fino a gennaio, si allenerà fino a gennaio, ma non sarà convocato. Sapeva quello a cui andava incontro, ci dispiace che sia finita così. A Milano c’era anche Bedin, eravamo tutti molto attivi per fare tutto quello che poi abbiamo fatto”
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