Uomini e sport: è vero che i maschi preferiscono il calcio al sesso?
mercoledì 14 Agosto 2019 - Ore 06:05 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il calcio, una volta tema solamente maschile, è al giorno d’oggi amato e praticato sia dagli uomini che dalle donne. Gli stereotipi ormai non esistono più ed anche il calcio femminile ha raggiunto livelli di tutto rispetto sul campo. E fuori campo ormai è un’abitudine vedere moltissime donne di ogni età che tifano con la stessa passione che una volta era più strettamente maschile.
A dire il vero, forse in questo senso ancora qualche differenza esiste, soprattutto secondo quando emerso da alcune ricerche che hanno fatto discutere non poco. Secondo uno studio inglese infatti, supportato anche da un’altra ricerca di origine spagnola, gli uomini (anche se non tutti) preferiscono il calcio al sesso.
I ricercatori della Loughborough University hanno dimostrato che il 67% degli uomini residenti in Gran Bretagna dedica molta più attenzione al tifo della propria squadra del cuore, mentre impegna all’attività sessuale molti meno sforzi, fisici e di fantasia, oltre che meno risorse economiche, per esempio in giochi e accessori da usare con la propria fidanzata, sposa o amante.
Sempre secondo questo studio riportato dal giornale Mirror, gli inglesi trascorrono quasi quattro ore a settimana davanti allo schermo per vedere partite di calcio, mentre dedicano al piacere sessuale meno di due ore. Inoltre, più del 70 per cento dei tifosi ha confessato di provare sensazioni simili o uguali all’eccitazione sessuale quando gioca la propria squadra, mentre poco meno del 50% ha dichiarato di prestare attenzione alle tifose donne.
Lo studio si è basato nell’osservazione delle risposte fisiologiche nei momenti più importanti di un match, seguendo rigorose prassi scientifiche e mediche.
Uno studio della Nissan Excitement Index, ancora più completo, visto che ha analizzato ben 5000 tifosi in vari paesi dell’Unione Europea, sembra confermare i risultati. Tra i paesi studiati c’è anche il nostro, in compagnia di Germania, Francia e Spagna, da sempre grandi amanti del calcio.
Una ricerca effettuata in Spagna dall’Università di Valencia, invece, ha constatato che, durante le partite dei mondiali di calcio del 2010, i livelli ormonali dei tifosi di sesso maschile erano in grado di raggiungere i livelli che si registrano normalmente durante l’eccitamento erotico. Questo sarebbe causato dalla tensione, simile a quella che si verifica prima e dopo l’atto sessuale. I rigori sarebbero il momento più eccitante, soprattutto nei tifosi di età più giovane.
La differenza anagrafica è rilevante anche in altri momenti delle partite, visto che i tifosi più maturi presentano sempre livelli ormonali di cortisolo minori, ma maggior testosterone.
Il cortisolo sarebbe legato al prestigio sociale: molti dei tifosi più giovani vivono una sconfitta calcistica come una minaccia al loro status quo, e per questo presentano livelli più elevati di questo ormone.
In realtà, le due attività potrebbero benissimo andare a braccetto, soprattutto se il calcio non ci si limita a guardarlo: secondo una notizia di qualche anno fa, gli andrologi della SIA hanno scoperto che una partita di pallone non allontana le coppie, ma le avvicina. Infatti, giocare a calcio per 45 minuti 2 o 3 volte a settimana riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali maschili come la disfunzione erettile e l’eiaculazione precoce.
In base ai dati raccolti dalla Società Italiana di Andrologia su oltre 15 mila ragazzi dai 18 ai 20 anni, la possibilità di soffrire disfunzioni sessuali è inferiore fra chi gioca a calcio, rispetto ai sedentari. Tali effetti valgono anche per gli uomini in età più avanzata, anche se over 65, che vedono aumentare fino al 18% la capacità cardiorespiratoria, visto che, come spiega Flavio Moretti di superuomini.it “l’esercizio aerobico aiuta a mantenere le arterie pulite, cosa che garantisce erezioni migliori”.
Ora che sappiamo cosa provano gli uomini guardando la partita, aspettiamo di scoprire se anche le tifose donne provano sensazioni simili, oppure se preferiscono dedicare più sforzi all’attività tra le lenzuola.
Commenti
commenti