Venezia, Pomini si presenta: “Si apre un capitolo nuovo, ho tanta voglia di mettermi in discussione”
giovedì 18 Luglio 2019 - Ore 17:35 - Autore: Staff Trivenetogoal
Primo allenamento, questa mattina, per Alberto Pomini che, dopo aver giocato per diversi anni con il Sassuolo, e gli ultimi due con il Palermo, da questa stagione farà parte della rosa del Venezia. “Si apre un capitolo nuovo – dice ai nostri microfoni il nuovo portiere arancioneroverde – di questa ormai lunga carriera, con gli stimoli che avevo all’inizio, nel senso che comunque è una nuova sfida per me, ed ho tanta voglia di mettermi a disposizione ed in discussione, ed ho voglia di dare il massimo per questa nuova avventura”. Lunga carriera e anche molti momenti esaltanti. “Probabilmente la tripla promozione con il Sassuolo è quello che mi porto più nel cuore, perché siamo partiti veramente da lontano, e riuscire ad arrivare dall’allora C2 sino all’Europa League; è un cammino che ci si porta dentro, così come, a livello umano, gli ultimi due anni del Palermo”. Com’è avvenuto il contatto con la Società lagunare? “Il Venezia è stata la prima squadra che mi ha cercato. Il direttore Lupo mi aveva voluto anche a Palermo, due anni fa. Abbiamo atteso che si liberasse il posto e, non appena c’è stata l’opportunità, abbiamo deciso con entusiasmo, anche perché il fatto di proporre un biennale ad un ragazzo di 38 anni, è qualcosa che va oltre a quello che è il semplice campo, mi ha fatto molto piacere”. E sul fatto di arrivare qui semplicemente come secondo portiere…“Io sono qui a disposizione e cercherò, come è giusto che sia, di ritagliarmi il mio spazio. Poi sarà il campo che deciderà. Comunque, va sempre ricordato che, chiunque scenderà in campo, i punti andranno al Venezia”. Conoscevi già Massimo Lotti, il preparatore dei portieri? “In questo ambiente ci si conosce un po’ tutti. Adesso ho l’onore di lavorarci insieme, questa mattina abbiamo fatto il primo allenamento e, piano piano, ci sarà modo di entrare maggiormente in confidenza con lui e con gli altri colleghi di reparto”. Recentemente hai vissuto le vicissitudini che riguardavano il Palermo. Che cosa ti senti di dire a riguardo? “A prescindere dal fatto che, quando si viene coinvolti in prima persona, ci si sente molto più partecipi, credo che sia stata la fine di questi ultimi stadi in cui si sono rincorsi tanti avvertimenti, e spero che adesso il sistema calcio si dia una regolata, perché bene o male vengono sempre chiamate in causa tante squadre differenti, tanti giocatori, tante famiglie e tanti lavoratori. Quindi è giusto che i vertici del calcio si decidano di dare un regolamento chiaro per tutti, dove nessuno possa più sgarrare e non succedano più queste cose”. Pomini, nella sua carriera, ha già incrociato varie volte il Venezia. “Sì, quando il Sassuolo ha giocato nell’allora C1 e poi, ovviamente, ci ricordiamo della semifinale playoff, con il Palermo, disputata due anni fa. E poi abbiamo avuto anche un proprietario comune, il quale ha fatto sì la storia di Palermo e Venezia, ma non ha lasciato, in nessuna delle due società, dei bei ricordi”. Sul nuovo regolamento che da la possibilità di riprendere il gioco passando il pallone ad un proprio compagno in area: “Dipende tutto da tipo di gioco che vuole fare l’allenatore, non è sempre detto che si debba ripartire dalla propria porta con la palla a terra. Negli ultimi anni il ruolo del portiere è cambiato, deve sapere utilizzare i piedi e anche sapere che ci può essere spesso un cambio con un altro collega”.
L’intervista integrale può essere vista sulla nostra pagina Facebook.
Commenti
commenti