Vicenza, Magalini si presenta: “Obiettivo una squadra di vertice, Di Carlo è un amico ma oggi è prematuro”
venerdì 17 Maggio 2019 - Ore 15:31 - Autore: Giulio Pavan
Il suo nome era nell’aria da ormai da diversi giorni e questa mattina è diventato ufficiale: Giuseppe Magalini è il nuovo ds del Vicenza. Queste sono le principali dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa di presentazione: “Vorrei fare un saluto a Seeber. Io sono mantovano non veronese. Io ringrazio la proprietà e la facoltà di sceglierli, so cosa vuol dire lavorare a Vicenza e con molto entusiasmo ho accettato questa opportunità. Abbiamo esaminato molti particolari e ora sono qui. Io sono ben contento di questa responsabilità e credo di avere l’esperienza per poterla gestire so benissimo cosa rappresenta e cosa si aspetta Vicenza,sono preoccupato ma anche no. Io il Vicenza l’ho visto sei sette volte e conosco bene gli attori del Vicenza, e per me ha fatto un campionato al di sotto delle aspettative e credo che ci sia la possibilità di fare bene, chi c’è stato prima ha lavorato bene per poter lavorare in continuità. L’obiettivo? Fare una squadra da vertice, non è un compito facile ma il girone sarà di assoluto spessore e vogliamo fare una squadra che possa ambire ad un risultato importante. Di Carlo? Qui c’è ancora Colella e non mi è ancora stata data una situazione chiara e non si è ancora verificato il cambio, Di Carlo è un amico ma oggi è prematuro. A questa rosa c’è da mettere mano perché molti sono in scadenza e ho chiesto al patron di lavorare in modo intenso. Giacomelli è un buon giocatore e farò di tutto per tenerlo, ho manifestato questa voglia con la società. Per la costruzione della rosa innanzitutto servirà scegliere l’allenatore,ma non è fondamentale che arrivino da A o B, ma che servano per la costruzione del futuro, anche nel caso in cui si riuscisse a fare quella cosa importante che tutti ci auguriamo. Questa per me è una sfida importantissima, confidavo nella chiamata del Vicenza. L’allenatore deve sposare le idee della società e condividere il progetto di essa. La settimana prossima comunque parlerò con Colella perché il rispetto viene per primo, io non ho portato una rosa di allenatori, anche se ho anche io le mie idee”.
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