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Hellas Verona-Venezia, Cammarata: “Basta un solo attimo per riaccendersi! E ho fiducia in Grosso…”
sabato 2 Marzo 2019 - Ore 12:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
La prima volta non si scorda mai, tanto più se hai 19 anni e segni in un derby: «Che emozione… Si giocava la domenica sera, cosa piuttosto rara per la serie B dell’epoca. Entro in campo e nel giro di pochi minuti butto dentro il pallone dell’1-1». Fabrizio Cammarata sorride e sospira: «Ero al debutto tra i professionisti e feci subito gol. La partita era di spicco, un Verona-Venezia d’alta classifica, anche se poi, a fine campionato, né noi né loro arrivammo a posizioni di vertice». Era il 9 ottobre 1994 e il biondo attaccante nisseno iniziò a prenderci gusto. Cammarata, lei con il Venezia ha sempre avuto un conto aperto… «Eh, in effetti nel 1996 mi ripetei: diedi il cambio a Totò De Vitis e firmai la rete del 2-1, negli ultimi minuti, una vittoria che ci portò più vicini alla promozione in A». Due stagioni prima, invece, fu pareggio. «Passarono loro con un “certo” Christian Vieri. Dopo ci fu quel mio gol, in un ambiente caldissimo. Il Bentegodi era carico, i tifosi sostenevano la squadra con forza straordinaria, i cori rimbalzano in cielo». Lo sa che ora, invece, il clima è freddo? «I risultati non sono quelli attesi, anche un pubblico appassionato soffre. Sono però certo che presto non sarà più così: la gente di Verona ama alla follia la propria squadra. Basta un solo attimo per riaccendersi».
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Un Venezia che non sta bene, peraltro. Zenga è a rischio, cosa ne pensa? «Attenzione: Zenga è subentrato e ha portato immediati riscontri positivi. Dopo c’è stato il calo ma questo Venezia è una formazione molto combattiva. Con l’Hellas sarà una bella battaglia. Altrimenti che derby sarebbe…». Ma come lo può vincere il Verona? «Con la qualità dei suoi giocatori. E io ho fiducia in Grosso. Lo conosco, è un’ottima persona e sa quel che c’è fare. Che sia stato messo in discussione fa parte della storia del calcio: è stato bravo a risollevare la squadra, sei punti in due giornate non si prendono per caso. A Lecce è andata storta ma non drammatizziamo, nulla è perduto».
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(Fonte: Corriere di Verona. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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