Fano-Vicenza, Colella: “Tre partite e un punto? Vuol dire che non siamo così forti e per risalire…”
venerdì 21 Dicembre 2018 - Ore 17:24 - Autore: Staff Trivenetogoal
Giovanni Colella parla alla vigilia di Fano – Vicenza in conferenza stampa: “Tre partite un punto? Vuol dire che non siamo poi così forti. Ci sono anche altre persone che si sono occupate della costruzione della squadra, adesso bisogna solo far quadrato e si deve tornare in carreggiata. Sinceramente continuo a pensare che in Italia si esageri nel dare meriti o demeriti agli allenatori, dobbiamo accettare. La società in questo momento ha dimostrato vicinanza e ha dato importanza ai giocatori, oltre alla fiducia, va bene così a cercare di far meglio di quanto non stiamo facendo. Abbiamo parlato di come ricostruire il morale e l’intensità mentale. Il 3-5-2 non è fatto a specchio del Fano, non me ne frega niente di quello che fanno loro. E’ una cosa di cui si stava discutendo già da tempo, se non ci fosse stata la partita infrasettimanale lo avrei già fatto. Mettendo sul piatto della bilancia tutto quello che comporta la fase difensiva e offensiva alcuni aspetti della squadra vengono assestati per mettere a proprio agio i giocatori. Curcio in panchina? Non ho ancora deciso, potrebbe anche essere. Abbiamo tre partite in cinque giorni e bisognerà gestire le forze. I ragazzi hanno lavorato con intensità clamorosa in settimana, chiaramente non sarà un Vicenza molto fluido sul piano del gioco, ma l’abbiamo messo in preventivo e neppure con i moduli precedenti lo siamo stati. Cercheremo di non concedere sbavature. Momenti difficili come questo li ho vissuti almeno una decina di volta nella mia carriera di allenatore. Questa partita conta molto per noi e conta molto anche per loro. Non so se sia possibile essere più compatti di quanto lo siamo già. Quando accadono queste cose non viene messo in discussione solo l’allenatore, ma vengono messi in discussione tutti. Anche i giocatori finiscono in discussione. Non siamo venuti a Vicenza con le bandiere, lo abbiamo fatto con grande umiltà. L’impegno durante la settimana viene messo, siamo sempre in mezzo a tutti i casini, ma c’è unità di intenti, con i giocatori ci si capisce al volo. Siamo in 40, ognuno ha la sua testa e ognuno ha i suoi problemi. Cercheremo di dare a tutti maggiore tranquillità, secondo me abbiamo bisogno di questo soprattutto”
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