Triestina, Milanese: “Vogliamo portare serenità ed entusiasmo alla piazza! Prima arriviamo in B, e poi…”
venerdì 16 Novembre 2018 - Ore 13:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
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«Quando tornavo a Trieste — racconta Milanese — tutti mi dicevano che la Triestina passava momenti bui con presidenze a dir poco discutibili. Un periodo era a Trieste anche mio cugino, che mi chiese come mai c’era scarso interesse per la squadra e così poca gente allo stadio, mentre quando ci giocavo io facevamo 20mila spettatori. Ha cominciato a chiedermi informazioni su quali potessero essere i costi. Mi sono informato, ma c’erano dirigenze con cui non si poteva trattare. Una volta che la società è finita in mano al curatore fallimentare, con l’allora presidente Pontrelli fuori dai giochi e con cifre certe, ci siamo fatti avanti. Mario era contento e io, con mio cugino alle spalle, ero felice di intraprendere questa avventura».
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Quest’anno, dopo un mercato di grande spessore e dopo aver affidato la panchina a Massimo Pavanel, tecnico amatissimo dai tifosi e ormai triestino adottato, la Triestina è ripartita alla grande per cercare di restare aggrappata al trenino di vertice. E adesso, nonostante il punto di penalizzazione per la fideiussione arrivata in ritardo (ma la società ha fatto ricorso), è capolista. Ma dove vuole arrivare? «Ricordiamo da dove siamo partiti — dice Milanese — rischiavamo di tornare tra i dilettanti. E comunque saremmo andati avanti anche ripartendo da lì. L’obiettivo è di portare serenità ed entusiasmo alla piazza e arrivare stabilmente in Serie B, poi può capitare l’anno buono e salire ancora. Partendo dai dilettanti, ci eravamo dati 5 anni, cercando ovviamente di arrivarci in meno tempo possibile. Ora siamo in linea con il programma, anzi già al secondo campionato di Serie C. Naturalmente a salire noi ci proviamo, poi se non sarà quest’anno, faremo una squadra ancora più forte l’anno prossimo».
(Fonte: Gazzetta dello Sport. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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