Cittadella-Venezia, Proia: “Non dobbiamo aver paura di nessuno! E il premio col Bassano…”
venerdì 9 Novembre 2018 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
C’era il granata nel suo destino. Sin dai tempi della Primavera del Toro, quando vinse lo scudetto allenato da Moreno Longo. Ancora oggi, tre anni dopo, Federico Proia si illumina ricordando quei giorni.
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E il Cittadella è una tappa importante della maturazione di questo centrocampista ventiduenne, romano di Cinecittà, venuto su col mito di De Rossi.«Proprio così. Arrivando qui, dopo la stagione trascorsa al Bassano, ho trovato esattamente quello che mi aspettavo: una società che punta sui giovani e che da tre anni esprime un bel calcio e lotta per i playoff. È il posto migliore per crescere». Intanto, quello che fa è stato notato. Lunedì sarà tra i giocatori sul palco del Teatro comunale di Vicenza nella 18^ edizione del “Galà del Calcio Triveneto”, proprio per quanto fatto vedere nella scorsa stagione a Bassano, in una mattina che coinvolgerà anche Roberto Venturato, premiato come miglior allenatore, e quindi Marco Varnier. «È un riconoscimento che mi fa piacere. Sono contento perché vedo che sto iniziando a raccogliere qualche soddisfazione che mi ripaga dei sacrifici fatti. So di avere ancora molta strada da fare: devo crescere nell’intensità e nella qualità dei passaggi. In Serie B si gioca a calcio in senso pieno, c’è più qualità e più ritmo, mentre in C trovi squadre che spesso pensano solo a spezzare la manovra dell’avversario. È un campionato più combattuto ed equilibrato».
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Ci riproverà domenica in quello col Venezia. «Non mi aspettavo che faticasse nelle prime giornate, e infatti ora abbiamo visto come si è rilanciato da quando ha Zenga in panchina. Credo che si presenterà al Tombolato con la nostra stessa voglia di vincere. Chi dobbiamo temere? Non dobbiamo aver paura di nessuno, ma se mi chiedete un nome dico Falzerano, che, tra l’altro, conosco bene: è di Roma come me e abbiamo svolto un ritiro estivo assieme a Bassano».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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