Pordenone-Fano, Lovisa: “Mi sono divertito perché ho visto una squadra concreta! E il nostro centrocampo…”
giovedì 20 Settembre 2018 - Ore 13:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
I ramarri hanno veramente cambiato pelle. Lo si è visto in campo martedì sera, nell’esordio stagionale al Bottecchia con l’Alma Juventus Fano. Ma ancor di più nelle dichiarazioni fatte a bocce ferme da Mauro Lovisa e Attilio Tesser. Re Mauro sembra aver mutato prospettiva. Guarda i neroverdi sempre dalla sua curva personale, ma ora vede cose che sino alla scorsa stagione non guardava. Parla meno di spettacolo e più di concretezza e di capacità della squadra di adattarsi alle situazioni in campo. È l’effetto Tesser, che in appena due mesi sembra aver ribaltato le concezioni estetiche del clan naoniano: giocare bene è importante, ma vincere lo è ancora di più. Un’evoluzione di pensiero che potrebbe portare a risultati sorprendenti proprio nella stagione in cui i ramarri nei pronostici non sono partiti né in prima, né in seconda fascia. «Mi sono divertito – re Mauro rivede mentalmente il match dei suoi con i marchigiani – perché ho visto un Pordenone concreto. Nel primo tempo non abbiamo rischiato nulla e, oltre ai due gol di Semenzato e Candellone, siamo riusciti a costruire parecchie occasioni. Nella ripresa, in vantaggio 2-0, dovevamo gestire la situazione e siamo riusciti a farlo bene, recupero a parte». Il gol subito dopo il 90′ da Ferrante è l’unico rimprovero di Lovisa al Pordenone di Tesser. Il re dei bomber del passato non ha questa volta neanche un suggerimento per i bomber di oggi. La sua analisi si concentra sul reparto centrale. «Più di qualcuno ha detto che ci manca un goleador in grado di garantire un bottino in doppia cifra. Contro il Fano non avevamo Germinale e Berrettoni, ma Magnaghi e Candellone hanno fatto bene. Le soluzioni davanti non ci fanno difetto. E poi le partite nel campionato di Terza serie si vincono in mezzo e il nostro centrocampo è sicuramente fra i migliori della categoria. Burrai non si discute e Gavazzi mi è piaciuto tantissimo. E non scordiamo che ci mancava un uomo determinante per l’economia del nostro gioco come Gianvito Misuraca. Ripeto: mi è piaciuta questa squadra concreta, capace di ripartire spesso e di far male».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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