Vicenza, Renzo Rosso spiega il suo progetto: “Stadio, squadra, soci, store e modello d’impresa: vi dico tutto…”
venerdì 27 Luglio 2018 - Ore 10:17 - Autore: Staff Trivenetogoal
La prima conferenza stampa di Renzo Rosso dopo l’operazione Vicenza. Queste le dichiarazioni del neo patron biancorosso
Ore 11.43 – Renzo Rosso: “Per quanto riguarda lo stadio dobbiamo mettere a posto varie cose ma non amo buttare via i soldi”
Ore 11.40 – Renzo Rosso: “Io ho un rapporto di amicizia con Scaroni, l’idea è nata insieme per cui per me è un socio e per me è un grande onore, lui ha delle qualità che io non ho”
Ore 11.35 – Renzo Rosso: “Nei documenti si troverà L.R. Vicenza virtus, Virtus perché porto rispetto alla città da dove vengo. Non è stato possibile mettere i colori del Bassano nella seconda maglia per norme federali”
Ore 11.33 – Renzo Rosso: “Si vede che veniamo dalla moda e lo sponsor Diesel avrà un ritorno incredibile, questa è una maglia limited edition e fra due mesi spariranno e stiamo già lavorando alla nuova divisa”
A margine della conferenza stampa di Renzo Rosso è intervenuto il nuovo direttore generale Paolo Bedin, che ha illustrato le nuove maglie: “La “R” che in modo clamoroso continua a caratterizzare la vita dei nostri tifosi, si continuerà a vedere dappertutto e la volontà era di mantenere questa storia. Insieme alla R il nome che è l’acronimo di Lanerossi Vicenza. Un ulteriore elemento che Renzo rosso ha voluto dare è il 1902 perché il Vicenza è la squadra più vecchia del Veneto e tra le più antiche del calcio italiano. Ora le maglie, quella nera si è già vista ad Asiago nelle amichevoli, vi presentiamo oggi quella biancorossa”
Ore 11.22 – Rosso: “Per me il Lanerossi Vicenza è qualcosa di più, una visione moderna rispettando le scelte degli altri”
Ore 11.20 – Rosso: “Il mio sogno era di mettere insieme Vicenza e Bassano creando una grande squadra, con un settore giovanile grandissimo, ma la mia visione non è stata capita da tutti e è stato scelto di avere la loro piccola società e diamo a loro un aiuto con uomini e stadio”
Ore 11.14 – Rosso: “Oggi potenzialmente il calcio deve andare nella direzione che vi ho descritto. Abbiamo avuto anche interesse da parte di banche straniere per entrare nella società ma al momento vogliamo persone del territorio. I miei ragazzi stanno incontrando tifosi in grado di spiegare la storia dei colori. Abbiamo anche due palloni d’oro come Paolo Rossi e Baggio ma al momento con loro non c’è nulla, sono miei amici.
Lo stadio va sistemato e potenzialmente dopo un po’ d’anni prenderemo l’idea che ci venga assegnato, ma ne parleremo negli anni. Vorrei che il Lanerossi Vicenza diventasse un punto di riferimento nel mondo per un modello societario da imitare con un modello etico. La social responsability è vitale, ad esempio il comportamento allo stadio dev’essere un modello etico”
Ore 11.06 – Rosso: “Dev’essere un onore e una gioia partecipare perché abbiamo l’obbligo di creare qualcosa di unico e fantastico. Più risorse avremo più facile sarà arrivare in alto. Ma arriveremo dove volete arrivare tutti insieme”
Ore 11.03 – Rosso: “Abbiamo tecnici preparati e non è solamente il training ma serve anche quello comportamentale. Mettendo insieme anche l’area di Vicenza possiamo puntare a fare quello più importante del Veneto. Abbiamo già nove giocatori di Vicenza in squadra e questo è un grande applauso per quello che stiamo costruendo. Con il tempo vogliamo fare la B e a senza gridarlo ma ci vogliamo arrivare. Questo senza fare follie, se in gennaio c’è qualche situazione particolare allora il board prenderà la decisione di farla o meno”
Ore 11.01 – Rosso: “Metteremo a posto lo stadio, ci arriveremo un giorno, per il momento voglio che sia tutto in ordine. Lo stadio è casa della gente che ci lavora. Abbiamo lavorato sul marchio R, abbiamo parlato con la Marzotto e siamo riusciti ad avere il marchio. Con Werner abbiamo cominciato a fare i primi innesti. C’era da mettere Giacomelli e Bianchi e poi stiamo mettendo innesti importanti. Faremo una bella squadra, la squadra che vogliamo fare sarà buona, ma non partiamo per vincere il campionato. Questo è l’anno zero, l’obiettivo è quello di salire di categoria, non partiamo sparati, mettiamo assieme tutto quanto e vedremo dove arriveremo. Il settore giovanile? Avevamo sette ragazzi del settore giovanile che giocavano nel Bassano Virtus. Abbiamo tutto il settore giovanile che sta in piedi da solo, che riesce ad andare avanti a costo zero. Michele Nicolin tutte le squadre di A ce lo vogliono portare via. Ricevono un’educazione sociale”
Ore 10.56 – Rosso: “Creeremo uno store unico, che funzionerà entro un anno per tutto l’arco della giornata. L’online per me è qualcosa di estremamente vitale per gestire questo tipo di business. Sarà una società gestita da manager che sappiano tenere in piedi. Seeber ha una testa molto nordica, porta a casa il giusto e non è un folle e gestisce soprattutto un budget. Nelle aziende se non rispetti i budget esci. Sotto ci saranno altre persone che lavorano con me da tanto tempo. Abbiamo un modo di lavorare è molto orizzontale e non verticale. Io voglio responsabilità in ogni settore, è la visione di Amazon e delle aziende digitale moderne. Si mettono insieme persone totalmente responsabili. Lo stadio lo vogliamo vivere prima e dopo, vorremmo avere i pranzi prima della partita, la festa dopo la partita. Lo stadio tenteremo di viverlo a 360 gradi. I tifosi? Non voglio rotture di coglioni con i tifosi, non voglio cattiverie allo stadio, siamo lì a divertirci, devono cantare come quelli inglesi, non voglio baruffe, non voglio scontri. Due solo le possibilità: o non viene mai più allo stadio, oppure Rosso va via. Il calcio e il tifo devono essere divertimento. A volte si perderà, a volte anche l’arbitro ci negherà qualcosa, mi aspetto una società emblema comportamentale. Lo stadio è distrutto, gli spogliatoi cadono a terra, il tappeto verde non è un granché, gli uffici sono a pezzi. Ci sarà uno stanzone grande tutti insieme, siamo tutti uguali ma abbiamo responsabilità diverse”
Ore 10.47 – Rosso: “Spero di avere tanti partner a bordo, sulla compagine creeremo un board che deciderà quello che facciamo. Quando ho incontrato queste realtà ho scoperto eccellenze incredibili. Il primo socio che ha aderito è Paolo Scaroni, ovviamente per quanto riguarda la carica di presidenza va avanti la vecchia società. Ci sarà Stefano Rosso come società, quando avremo completato la coalizione dei soci, verrà nominato il nuovo presidente. La famiglia Rosso ovviamente avrà un ruolo importantissimo. A tutti piace l’idea che nei primi anni ci sia io a dare la mia visione e il mio modo di operare. Una delle prime cose è che non voglio fare una società di calcio, sono un uomo di azienda e non ho mai detto la formazione al mio mister. Vogliamo diventare una società che si radichi nel tempo. Non andremo a fallire come accade tante volte anche qui vicino a Mestre, alla Triestina per esempio oltre al Vicenza. Io voglio creare un modello di società unico, che si mescola al mondo della moda e che dà una visibilità unica a questo LR VICENZA. Sabato scorso a Firenze il mio amico Diego Della Valle mi ha dato lo stadio per fare un concerto con 1500 rocker. Pensate cosa accadrà quando accadrà a Vicenza, ci sarà il mio amico Werner e Bedin che guideranno il club. Voglio creare un brand per mettere in moto una società che faccia tutto, il panettone, la birra, il latte marchiato da Lr Vicenza”
Ore 10.30 – Renzo Rosso: “Vi racconto una storia simpatica: l’idea di partecipare al Vicenza Calcio nasce al Sant’Ambrogio a Milano con il mio amico Paolo Scaroni. Perché non facciamo qualcosa per il Vicenza? Ci mettiamo lì per responsabilità sociale, se non succede niente ci facciamo avanti. Ci siamo presentati facendo la nostra offerta. Come gruppo abbiamo 2000 dipendenti nella provincia, una bella cifra fra indotto totale che ci mette addosso una bella responsabilità sociale. Abbiamo preso sette dipendenti, quelli migliori che potessero lavorare nelle mie aziende e tutto il settore giovanile. Nella mia vita sono conosciuto per aver fatto sempre qualcosa di diverso. Vorrei affrontare questa presentazione per far capire come si possa gestire questa società in maniera diversa rispetto alle normali strategie che ci sono in aziende di calcio. La prima novità che vorrei portare è che questa società fosse la società della città e della provincia. Ho subito specificato che non avrei voluto fare qualcosa da solo. Voglio mettere insieme imprenditori, istituzioni e sponsor, creando un agglomerato di persone che mettano insieme non solo i soldi ma una società di tutti. Ho già fatto la cena con gli industriali più importanti con industrie pazzesche che nemmeno conoscevo. Ogni industriale ha dipendenti e fornitori che possono partecipare a questo progetto. È tutto un insieme di lavoro fatto. Stiamo costruendo questa compagine con i miei legali contattandoli uno ad uno con un progetto che affonda le proprie radici in cinque anni. Non adesso ma più avanti, mi sta portando via tantissima energia”
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