Pordenone, Tesser si racconta a Trivenetogoal: “Lovisa, i gironi, le rivali, Vicenza, Padova, Verona e Udinese: vi dico tutto…”
martedì 24 Luglio 2018 - Ore 08:00 - Autore: Dimitri Canello
Trivenetogoal ha incontrato Attilio Tesser nel ritiro di Arta Terme, in provincia di Udine. L’allenatore trevigiano, originario di Montebelluna, è forse l’uomo più indicato per parlare di calcio triveneto. E infatti la chiacchierata è stata davvero interessante
La chiamata di Lovisa a Pordenone – “Amicizia fra di noi sicuramente esiste e c’è. Ma probabilmente, anziché essere un fattore che poteva agevolare, poteva anzi frenare. Se mi avessero detto un paio di mesi fa che sarei diventato l’allenatore dei Ramarri forse non ci avrei creduto. Quattro-cinque anni fa Lovisa mi aveva già chiesto di venire, ma in quel momento ero impegnato con la Ternana e dissi no. Stavolta ero libero e ho detto sì”
Il girone di ferro: “Intanto vediamo come sistemano i gironi, quante squadre B ci saranno e se li dividono in orizzontale o in verticale. La Feralpisalò sta facendo una campagna acquisti faraonica: Caracciolo si presenta da solo, Pesce lo conosco benissimo, Canini è un top. È una delle favorite. Poi Vicenza e Triestina, scendendo ci sarebbe la Sambenedettese, andando verso est Novara e Pro Vercelli. Per fortuna tutte non ci potranno essere, ma ci saranno tante rivali importanti. Il Pordenone però è pronto”
Vicenza: “Da bambino andavo a vederlo al Menti, è una piazza storica. Ci sono andato molto vicino una volta, ma non so perché dicevano sempre che ero io a non volerci andare, invece, non era assolutamente vero”
Verona: “Dissi no all’Hellas in passato, nonostante due incontri a casa del presidente. Sono passati tanti anni, è un rifiuto che ancora mi pesa perché dire no all’Hellas fu difficilissimo. Ma se vai in piazze come questa, bisogna che ci sia un progetto serio e quell’anno volevano fare una squadra di livello modesto. Non me la sono sentita”
Tre bandierine “In Triveneto ho allenato a Padova, a Trieste e a Pordenone adesso. Da giocatore ho vestito anche le maglie di Treviso e Udinese, questa è una zona del paese in cui si respira calcio, sono nati tanti campioni ed è bello che ci sia questo rifiorire. Ad allenare ho iniziato nel Sevegliano, una realtà piccola a cui sono affezionato. Magari chissà, ci saranno altre occasioni di completare questo tour…”
Padova: “Una piazza che ha fatto la storia del calcio, l’Appiani é uno stadio mitico. Arrivai nel momento sbagliato, è un mio rimpianto, cinque partite sono poche per essere giudicato”
Serie B: “Il Verona è favorito, il Padova è neopromosso e lotterà, il Venezia viene da due promozioni consecutive e da una semifinale playoff. Al Cittadella se continuano così devono dare una medaglia in Federazione. I guai del Chievo? Spero che resti in A perché lo ha meritato sul campo ed è una bella realtà, così l’Udinese non sarà la sola triveneta ad essere nella massima serie”
Pordenone: “Una grande opportunità. Prometto solo tanto impegno, lotteremo per il vertice o quantomeno ci proveremo. Siamo partiti bene, c’è grande entusiasmo e Lovisa ha portato questa piazza dall’Interregionale quasi fino alla B. E a San Siro stavano per battere l’Inter. Scusate se è poco…”
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