Pordenone, Rossitto: “Con l’ingaggio di Tesser ramarri tra i favoriti per la promozione! Lui è il top per la categoria perché…”
lunedì 9 Luglio 2018 - Ore 11:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Fabio Rossitto crede in Attilio Tesser e punta sul Pordenone. Il Crociato è proprio speciale. Altri al suo posto (tagliato per la terza volta nonostante l’ottimo lavoro) nutrirebbero rancore non solo verso la società, ma pure verso il tecnico che ancora una volta (era già successo a Cremona) va a sedersi sulla panca che era sua. «Tesser è un grande colpo di Lovisa, il top della categoria». Ma l’ex mediano va oltre. «Con il suo ingaggio, Mauro ha voluto lanciare un messaggio chiaro al popolo neroverde: vogliamo andare in B. Tesser sa il fatto suo. Conosce bene i giocatori in C si porterà sicuramente dietro 3-4 fedelissimi, adatti al 4-3-1-2 che è il suo marchio di fabbrica. Giocatori esperti, che innalzeranno le quotazioni del Pordenone». Gente da reperire in fretta, perché il mercato è rimasto fermo in attesa prima di Zironelli e poi dello stesso Tesser. «Il mister è bravo anche in questo e saprà dare i giusti consigli a chi di dovere». Rossitto punta al buio anche sulla squadra. «I ramarri faranno parte dei favoriti del 2018-19 – dichiara -. Sulla consistenza dell’organico che verrà messo a sua disposizione Tesser avrà avuto ampie garanzie, altrimenti non avrebbe accettato: non gli mancavano certo le proposte. È uno che bada più alle idee e ai programmi che ai soldi. Lo conosco da quando allenava la Triestina (2003-05, ndr) e mi voleva con sé come giocatore. Sono sicuro qui magari si fa sentire anche il tifoso che il Pordenone sarà fra le tre o quattro squadre che si contenderanno la promozione in B. Le altre? Dipende da come verranno formati i gironi. Se dovesse restare la suddivisione della scorsa stagione vedo fra i top team la Triestina che si sta muovendo veramente bene sul mercato. Il ritorno in rossoalabardato di Federico Maracchi è la ciliegina di una campagna più che promettente. Punto in fiducia anche sul nuovo Vicenza per tradizione, storia e caparbietà di uno come Renzo Rosso».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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