Triestina, Beccaro: “Volevo vestire a tutti i costi questa maglia! E ho sempre ammirato i tifosi alabardati…”
lunedì 25 Giugno 2018 - Ore 12:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
È stato il primo nuovo arrivo a essere ufficializzato dalla Triestina: Marco Beccaro, classe 1989, mezzala, arriva da due stagioni al Mestre. Beccaro, come è nato l’approdo a Trieste? «Avevo varie proposte ma ho sempre detto al mio procuratore: “Portami alla Triestina”. Penso che sia una piazza difficile da rifiutare, sono felice di cominciare una stagione importante anche per la società che festeggia il centenario». Si può definirlo un grande step per la sua carriera? «In effetti è un grosso passo avanti: ho giocato in tante piazze, ma sinceramente Trieste è tutta un’altra cosa: basta pensare che quando si arriva al Rocco vengono davvero i brividi. E con lo stadio rinnovato sarà sempre più dura per gli altri venirci a giocare». In passato ha avuto qualche screzio con la tifoseria alabardata: cosa vuole dire a riguardo? «Questo ci tengo davvero a chiarirlo: io non ho mai avuto assolutamente niente con i tifosi triestini. Tutto l’equivoco deriva da un episodio di un paio di anni fa».Quale? «Giocavo nella Luparense, la Triestina stava lottando per la salvezza e al Rocco alla penultima giornata stava vincendo per 1-0. Poi nel finale pareggiai io su rigore. Fui contestato, mi dissero che avrei dovuto tirarlo fuori visto che per noi non contava niente, ma io sono un professionista, quando gioco per una maglia dò tutto. E di fronte avrebbe potuto esserci qualsiasi squadra, non ho segnato certo perché era la Triestina. Anzi, ho sempre ammirato i tifosi alabardati, che meriterebbero categorie superiori. Quindi stiano tutti sicuri: darò tutto per questa maglia e per dare loro tante soddisfazioni».
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Con che ambizioni partirà la Triestina? «La società vuole far meglio dell’anno scorso, ma credo che l’obiettivo principale sia vincere la partita della domenica e pensare subito a quella seguente, per poi vedere dove siamo. Del resto una Triestina non può che puntare in alto per il suo blasone. L’importante sarà creare subito entusiasmo».
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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