SudTirol-Viterbese, Zanetti: “Non possiamo pensare di gestire il risultato! E in caso di passaggio del turno…”
domenica 3 Giugno 2018 - Ore 13:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
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«Giocare per due risultati su tre — esordisce mister Paolo Zanetti — deve essere un vantaggio solamente nel momento in cui affrontiamo la gara come se partissimo alla pari, non possiamo pensare di gestire il risultato, siamo una squadra che deve sempre andare al massimo per poter riuscire a portare a casa qualcosa, se poi non riuscissimo a vincere sappiamo comunque che anche un pareggio ci starebbe bene». Zanetti teme in particolare la prima parte di gara: «La Viterbese arriverà qui con l’obbligo di vincere per passare il turno — continua il mister biancorosso — e dunque ci aggredirà fin da subito, noi dovremo essere bravi ad alzare un muro per non farli passare; per loro caratteristica cercheranno di sbloccare la gara per poi difendere il risultato». Il match d’andata ha messo in mostra un Alto Adige complessivamente superiore alla Viterbese: «Il nostro secondo tempo è stato buono — osserva l’allenatore vicentino — credo che nell’arco dei novanta minuti le due squadre si siano equivalse, certo per noi chiudere il primo tempo in svantaggio, in trasferta e dopo più di 20 giorni che non giocavamo una partita ufficiale, non era facile ribaltare una gara del genere, abbiamo dimostrato forza, determinazione oltre che, energia fisica e mentale. E a proposito di energia fisica, per i laziali quella odierna è la sesta gara in poco più di tre settimane, al contrario dei biancorossi, in campo per la seconda volta dopo la fine della regular season, dunque la stanchezza per i giocatori della Viterbese potrebbe farsi sentire.
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In semifinale ci saranno Cosenza o Sambenedettese (2-1 per i calabresi il match d’andata). «Chi spero di incontrare nel caso? Difficile dirlo — conclude Zanetti — una ci conosce molto bene, la Sambenedettese, mentre il Cosenza per niente: sulla carta la squadra calabrese è più forte però poi è sempre il risultato del campo ciò che conta».
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(Fonte: Corriere dell’Alto Adige. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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