Vicenza, Viviani: “Rosso? Porterà gioie ai tifosi vicentini e bassanesi! Ma non si pensi che tornare in B sia scontato…”
sabato 2 Giugno 2018 - Ore 11:40 - Autore: Staff Trivenetogoal
Quasi 250 presenze con la maglia biancorossa, tre promozioni (due dalla serie B alla serie A) e una Coppa Italia ne fanno il biancorosso più vincente degli ultimi anni. Fabio Viviani è rimasto molto legato al Vicenza calcio, di cui è stato anche allenatore nella stagione del centenario, non fosse altro perché vive in provincia e di conseguenza conosce bene quanto accade al club biancorosso. «Dopo quindici anni in cui non si è mai programmato e si è invece sempre guardato al massimo al giorno dopo — spiega l’ex “10” del Vicenza — si è arrivati dove purtroppo era scritto si finisse. Quella conclusa è stata una stagione in cui si è toccato il fondo, con un fallimento maturato nel tempo e un campionato in cui la squadra, per tanti motivi, non ha reso come avrebbe potuto. La permanenza in categoria raggiunta nei playout salva solo l’onore, adesso c’è da guardare al futuro». Un futuro che si chiama Renzo Rosso, che ha acquisito il Vicenza dopo il fallimento e sta procedendo alla fusione con il Bassano Virtus, di cui userà il titolo sportivo. «Rosso è una figura importantissima dell’imprenditoria, un uomo che ha dimostrato di saper programmare e raggiungere gli obiettivi che si prefigge — dice Viviani — per cui sono molto fiducioso, la squadra che nascerà potrà regalare gioie e soddisfazioni ai tifosi vicentini e bassanesi».
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«Magari Rosso vincerà al primo anno e ce lo auguriamo tutti — spiega l’ex centrocampista — ma bisogna considerare che ci sarà una società da completare e una squadra da costruire. Da questo punto di vista ritengo che la scelta di portare a Vicenza i giocatori sotto contratto a Bassano sia giusta. Ci sarà una base su cui lavorare, oltre al fatto che magari due o tre elementi della rosa biancorossa potrebbero essere confermati. Inoltre la conferma a direttore sportivo e tecnico di Werner Seeber e Giovanni Colella è un segnale: hanno dimostrato di essere professionisti validi e questo consentirà di non partire da zero. L’importante però è che l’ambiente non si faccia trascinare dal’entusiasmo e che si pensi che tornare in serie B sia scontato o anche solo facile».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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