Triestina, Pavanel: “Compito importante e delicato, prometto massimo impegno! E i giocatori dovranno…”
mercoledì 30 Maggio 2018 - Ore 12:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Il lungo incontro con Mauro Milanese della scorsa settimana aveva già fatto capire che l’accordo era vicinissimo. Ma ieri è arrivata anche la firma (accordo biennale, fino al giugno 2020) e adesso è davvero ufficiale: Massimo Pavanel è il nuovo tecnico della Triestina, quello chiamato a guidare la squadra nella stagione del Centenario.Presentazione, programmi, prospettive e dettagli sullo staff tecnico verranno illustrati venerdì in una conferenza stampa, ma già adesso Pavanel, commentando a caldo la firma, si dice felice ma anche conscio delle responsabilità che lo attendono: «Ovviamente sono molto contento – racconta il tecnico alabardato – ed è chiaro che so quanto importante e delicato sia il mio compito e quante responsabilità comporti. Responsabilità che sono felice di avere. L’ordine di idee è che bisogna cercare di fare un campionato diverso da quello dell’anno scorso, ma prendendo tutto con le pinze, perché è tantissimo tempo che la Triestina non disputa un campionato di un certo tipo al vertice, e bisogna arrivarci con umiltà, in maniera graduale e con la consapevolezza che il progetto funziona se si va avanti tutti uniti». In questi giorni, quando si prospettava che sarebbe stato lui a guidare in panchina la Triestina, dai tifosi è arrivata una marea di affetto e di entusiasmo attorno al suo nome. Cosa che ovviamente ha colpito Pavanel: «L’affetto dei tifosi fa piacere, significa che anche da giocatore ho lasciato un ricordo importante, soprattutto come persona, al di là delle capacità. Poi il campo sarà il giudice e i risultati dipendono da mille fattori. Ma quello che posso promettere – aggiunge il nuovo allenatore dell’Unione – è un impegno massimo, con grande animo e con lo spirito di chi sa cosa vuol dire indossare questa maglia. Uno spirito che cercherò di trasmettere ai giocatori, tanto più nel campionato del centenario, con uno stadio rinnovato e in una piazza con cui c’è un rapporto di amore viscerale. I giocatori lascino stare l’io, l’unica cosa che conta sarà la Triestina».
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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