Triestina, che succede al tuo attacco? La media gol si è dimezzata rispetto al girone d’andata…
giovedì 26 Aprile 2018 - Ore 13:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Se la Triestina è progressivamente scivolata fuori dalla zona play-off, è anche perché non segna più. Quell’attacco che era rimasto a lungo come il più forte del girone con numeri e medie da capogiro, ormai va in gol con il contagocce: dall’esuberante e per certi versi sorprendente prolificità della prima parte di campionato, è subentrata poi una grigia sterilità. E se fosse una curva che illustra le azioni di una società, dopo l’impennata iniziale la linea traccerebbe una costante discesa che negli ultimi tempi è divenuta addirittura una caduta libera. Lo spiegano bene i numeri. Nel girone di andata la Triestina ha realizzato ben 28 gol (in 17 partite), risultando la più forte del girone e mantenendo l’ottima media di 1,64 reti a match. Nel girone di ritorno invece, quando mancano solamente due incontri alla fine della stagione (quindi 15 partite giocate), gli alabardati hanno realizzato solamente 12 reti, precipitando a una media di 0,8 reti a match. Insomma nella seconda parte di stagione la Triestina ha viaggiato esattamente alla metà del ritmo di gol segnati rispetto all’andata. Ma anche questo dato non la dice tutta sulla progressiva sterilità dell’Unione, perché in qualche modo “drogato” dai 5 gol realizzati nelle sfide contro Renate e Albinoleffe. Se infatti andiamo a vedere solamente le ultime 9 partite, scopriremo amaramente che gli alabardati sono andati in gol appena 5 volte. Questo significa che negli ultimi due mesi la Triestina ha peggiorato ulteriormente la situazione e ha viaggiato alla misera media di 0.55 a partita. Non solo non sono numeri da play-off, ma sarebbero numeri che se tenuti lungo tutto l’arco di un torneo porterebbero alla retrocessione. Basti pensare che anche l’attacco più scarso del girone, che è proprio quello del Fano che ha appena vinto al Rocco, ha una media di 0.75 gol a incontro, ben superiore dunque a quella che sta tenendo l’Unione negli ultimi due mesi.
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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