Triestina-Vicenza, Aquaro: “Partita da vincere per dare gloria ai tifosi! E non ci ha mai messi sotto nessuno…”
giovedì 8 Marzo 2018 - Ore 14:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
La sera dello scorso 23 ottobre, a Vicenza, la Triestina sfoderò una delle migliori prove dell’anno sbancando il Menti anche grazie a una gagliarda prova di Beppe Aquaro. Ma la stagione del capitano, a parte una breve parentesi a Padova, si è interrotta praticamente lì per l’infortunio al ginocchio. Adesso Aquaro da un paio di partite è convocato e domenica al Rocco arriva proprio il Vicenza (inizio ore 16.30, arbitra Nicoletti di Catanzaro), per cui il ricordo non può che andare alla sfida di ottobre. Aquaro, cosa le viene in mente pensando a quella sera al Menti? «Fu una grande partita, che probabilmente ci fece davvero capire quanto valiamo: da lì in poi abbiamo fatto parecchie buone cose. Anche per me fu una gran partita, poi purtroppo negli ultimi minuti successe quello che non doveva succedere. Comunque in un mese e mezzo me la sarei cavata, se non fosse stato per l’episodio di Padova». Quel quarto d’ora all’Euganeo l’ha pagato caro… «Lì mi sono rovinato e quella circostanza ha complicato tutto allungando i tempi. Ma col senno di poi è facile. Mi servirà da lezione, anche a questa età non si smette mai di imparare. E di certo un recupero non va mai affrettato».
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Che partita prevede col Vicenza? «Sono partite che si preparano da sole: con tutto il rispetto per le altre squadre, giochi contro il Vicenza, e sappiamo quanto i tifosi ci tengono. Certe partite bisogna giocarle anche per questo, per dare gloria e soddisfazioni ai tifosi. E bisogna giocare per vincerle». La Triestina gioca bene, ma quanti rimpianti… «Sì, non ci ha messo sotto mai nessuno, però se siamo ancora sesti o settimi ci sarà un motivo. Non so il perché non abbiamo fatto ancora quel salto di qualità che ci permette di lottare per i primi due-tre posti, se dipende dall’inesperienza, dalla mentalità, dalla cattiveria sotto porta, dalla fortuna o da qualche errore arbitrale. Ma non ci sono alibi. La partita col Bassano è sintomatica: una delle migliori giocate al Rocco, tante occasioni, ma se non si riesce ad andare in vantaggio e a mettere definitivamente sotto l’avversario, è anche un demerito nostro. Speriamo di trovare quel qualcosa che manca in questo finale e potremo toglierci delle belle soddisfazioni».
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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