Tragedia Astori, Zanini: “Mi ha fatto tornare in mente Morosini. Il rinvio con la Fermana una liberazione…”
martedì 6 Marzo 2018 - Ore 11:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
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«E’ proprio così — sottolinea il tecnico del Vicenza, Nicola Zanini — la tragedia che ha colpito Astori ha fatto ricordare a tutti noi quel maledetto pomeriggio Pescara. Morosini lo conoscevo bene, ci ho giocato insieme un anno e ricordo molto bene quanto gli è successo e quando ho saputo della morte di Astori ho provato un sentimento di vuoto incolmabile. Una tristezza incredibile, nel pomeriggio con la squadra stavamo preparando la partita con la Fermana ma non ero concentrato come avrei dovuto: quando è arrivata la notizia del rinvio è stata una liberazione. Di fronte a tragedie come queste è giusto che il pallone si fermi, perché la vita ha valori ben più importanti del calcio». Tutti i giocatori al centro tecnico di Isola Vicentina, intestato proprio a Piermario Morosini, hanno vissuto una giornata molto difficile. «Non ha senso parlare di tattica, schemi e avversari quando succedono disgrazie così — riflette Zanini — c’è una bambina di due anni che non ha più il papà e una famiglia distrutta. Ora bisogna cercare di tornare alla normalità ma qualche giorno per metabolizzare una mazzata del genere ci vorrà». Zanini sa bene che da oggi dovrà ricominciare a lavorare in vista della difficile trasferta di domenica a Trieste, ed è consapevole anche che dovrà lavorare sulla testa dei giocatori per fare in modo che ritrovino la giusta concentrazione. «E’ il nostro lavoro e sappiamo che dobbiamo ripartire, non siamo macchine ed è normale che tutti noi abbiamo incassato il colpo. Qualcuno tra gli addetti ai lavori riteneva che fosse più opportuno aver giocato con la Fermana ma la mia idea è che star qui a dire se è un bene o un male non aver disputato questa partita ha poco senso. Di certo c’è che adesso abbiamo addirittura tre gare in meno rispetto ad alcune squadre del nostro girone ma di fronte a quanto è accaduto nessuno, ovviamente, ha storto il naso».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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