Pordenone-FeralpiSalò, Nocciolini: “Per questa squadra do tutto in campo! Ma ora voglio fare un gol da tre punti…”
giovedì 8 Febbraio 2018 - Ore 11:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Nocciolini, a un certo punto pensava di scendere in Promozione e di dedicarsi all’azienda di famiglia. Poi ha conquistato la B col Parma. Possiamo definirla “l’operaio del gol”? «Sì, mi piace. Mi sono fatto da solo, nessuno mi ha spinto». Ci racconti la sua storia. «Nell’ottobre 2014, nonostante quattro campionati di fila in C2 col Gavorrano e un passato nel settore giovanile nella Fiorentina, ero senza squadra. Nessuno mi voleva, neppure in serie D. Allora pensavo di lavorare con mio papà, che ha una ditta di catering, e di giocare tra i dilettanti. Quindi arrivò la chiamata del Montichiari, in Interregionale, lontano da casa. Accettai».
[…]
Ed ecco la consacrazione di Nocciolini, 15 centri e la serie B. Ma oltre che per i gol, lei è entrato nel cuore dei tifosi per come gioca. «Io do tutto in campo per la squadra. Infatti esco dopo un’ora di gioco perché non ce la faccio più (sorride). Sono fatto così, ho capito benissimo quanto è dura la strada per arrivare a un certo livello così mi godo ogni momento e non mi risparmio mai. Ma è anche il mio carattere, sono iperattivo: sino all’estate del 2016 nei mesi liberi lavoravo per la ditta di mio papà».
[…]
In poco tempo è già diventato un beniamino dei tifosi neroverdi: perché?«Forse perché sono anche molto espansivo. Sono a Pordenone da meno di un mese e ho già conosciuto tantissima gente, la maggior parte di quella che frequenta il De Marchi. Mi piace stare in mezzo alle persone, anche in spogliatoio. Mi sento di offrire sempre positività ai compagni, guardo il lato buono delle cose».
[…]
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
—
Ramarri contro Feralpisalò uguale Gerardi (ex leone) contro Guerra (capocannoniere del girone). Nocciolini però non ci sta e reclama un ruolo da protagonista assoluto. «Dopo aver accumulato tre presenze in neroverde e aver ritrovato la condizione – afferma infatti l’ex Parma -, ora voglio anche fare un gol. Ma non uno qualunque: uno pesante, da 3 punti». Lo hanno chiamato a Pordenone per la sua esperienza e il suo carisma. Manuel sembra essere già entrato nella parte. «Essendo un attaccante riprende per me il gol è importante. Nelle ultime due stagioni ne ho fatto qualcuno (25 a Forlì e 12 a Parma, fra i quali la tripletta al Bottecchia, ndr). Ma sono pure un faticatore, contento di lavorare per la squadra e aiutare i compagni anche con una corsa in più. Il gol però resta l’espressione massima del calcio». A Teramo tuttavia, come nel match precedente al Bottecchia con il Bassano, ad andare a segno sono stati due difensori: Formiconi e Bassoli. «La vittoria al Bonolis è stata meritata. Era importante vincere, anche attraverso una gara sofferta. In verità avremmo potuto chiuderla prima e patire meno. Io stesso potevo farlo in una delle due occasioni avute. Adesso dobbiamo dare continuità al successo ritrovato».
[…]
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
Commenti
commenti