Crisi Vicenza, Dalle Carbonare: “Chi può volere una società con 13 milioni di debiti? Fallimento pilotato unica soluzione…”
martedì 2 Gennaio 2018 - Ore 15:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
Pieraldo Dalle Carbonare ha concesso un’intervista a Il Giornale di Vicenza, in cui, fra le varie opzioni, ha detto la sua su quale strada si debba seguire per presente e futuro del Vicenza Calcio: “Bisogna trovare un sistema per ripartire da zero, ad esempio fare un fallimento pilotato e gli ultimi avvenimenti dimostrano che non ci sono altre strade da battere. Ma dai, chi si può fare avanti per acquistare una società con più di 13 milioni di debiti e in serie C? E mi pare ci sia stato un momento in cui se la sono pure litigata, come se fosse un affare! Non lo so mi sembrano, come dire? Personaggi strani.Sta di fatto che pure in questa occasione nessun vicentino si è fatto avanti per aiutare i soci Vi.Fin”. Sulla gestione Dalle Carbonare è comprensivo: “Il diesse Zocchi è arrivato che aveva due giocatori della rosa e in venti giorni, con pochi soldi, ne ha messa su una di discreta, che gli vuoi chiedere di più?”. E su Vi.Fin: “All’epoca hanno fatto un grande gesto, perché si sono sobbarcati una montagna di debiti, ma erano in serie B, non solo c’era pure la speranza di tornare in A ed invece l’anno dopo è arrivata addirittura la retrocessione in C, la batosta vera è stata questa.Insomma si doveva fare di tutto per non retrocedere.Hanno dimostrato tutti, nessuno escluso, di non saper gestire l’azienda calcio, si pensa sia facile portare avanti una società calcistica ed invece è difficilissimo e lo dico per esperienza personale”. Poi un appello a Vi.Fin: “Mi rendo conto, anche a fronte delle ultime notizie che se vere sarebbero assai gravi, che ormai la spaccatura tra alcuni di loro è incolmabile, ma la guerra se la faranno dopo, ora facciano uno sforzo e diano la possibilità al Vicenza di mantenere la categoria in modo che il prossimo anno si possa ripartire dalla serie C. È l’unico modo perchè i tifosi del Lane li possano ricordare con un qualche senso di gratitudine”
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