Pordenone-Santarcangelo, Colucci: “Mi metto in discussione anch’io! E ora raccogliamo i cocci, perché il primo posto…”
sabato 23 Dicembre 2017 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
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Sconsolato, a dir poco, Leo Colucci. «Mi metto in discussione anch’io – dice – perché evidentemente potevo trasmettere qualcosa di più. A livello di atteggiamento non ci siamo montati la testa, anzi: ma nel calcio serve una cattiveria maggiore per portare a casa i punti. Cosa dire? Non guardiamo il Padova e la vetta del campionato, ma iniziamo a raccogliere i cocci. Siamo realisti: stiamo rendendo al di sotto delle aspettative. C’è poco da dire sul match, se non che è mancato qualche spunto individuale». L’ultima battuta sugli strascichi relativi alle partite di Tim Cup: «Il mio timore erano i troppi complimenti – riconosce -. Adesso dimentichiamoceli e pensiamo a dare qualcosa di più».
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Un gol preso è una rete subita in più proprio a confronto con gli ultimi in classifica. Leonardo Colucci comunque ci mette la faccia, non solo per dovere contrattuale. Allacciare la sconfitta casalinga contro l’ultima in classifica del girone e la prestazione che ha impensierito l’Inter è tutto uno. «Impensierire l’Inter è stata la partita perfetta – rammenta l’allenatore – e perdere con l’ultima in classifica ha dimostrato il pericolo che c’era tornando alla realtà. Non mi aspettavo una partita del genere, forse ho sbagliato qualcosa. Non nella motivazione, che sprono ogni giorno, serviva qualcosina in più. In certi ruoli c’è un po’ di flessione. Queste sono partite da portare a casa con sana ignoranza. Non è stato sbagliato l’approccio, piuttosto qualche passaggio di troppo». Non è dunque un buon Natale. «Il bicchiere lo vedo sempre mezzo vuoto – prosegue Colucci – perché sono incontentabile. Ogni volta bisogna dimostrare e, al netto di tutto, siamo al di sotto di quelle che erano le attese. Sui gol non fatti, piuttosto presi, nell’uno contro uno siamo mancati in certi frangenti. Ci manca qualche spunto individuale, più che nelle trame collettive». Come uscirne mirando alto? «Pensiamo partita dopo partita, non a cosa sta facendo la prima in classifica. La realtà dice che stiamo facendo fatica, ad oggi è impensabile arrivare primi. Dobbiamo fare un passo per volta, adesso raccogliendo i cocci». Il presidente ha lasciato subito lo stadio: come lo interpreta? «Penso sia andato via subito perché è normale che sia deluso e dispiaciuto, lo capisco. Lo siamo tutti».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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