Inter-Pordenone, Ciurria: “Con lo Spezia ho battuto la Roma all’Olimpico, ma ora voglio provare il colpaccio coi ramarri!”
venerdì 8 Dicembre 2017 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Davide che batte Golia. Lui sa come si fa. Era il dicembre del 2015, quando lo Spezia riuscì a eliminare la Roma di Dzeko, Pjanic e Salah, in uno stadio Olimpico incredulo. Una partita decisa ai calci di rigore. Una gara che vide tra i protagonisti Patrick Ciurria, attaccante del Pordenone, all’epoca in forza al club spezzino in serie B, sotto la guida di Mimmo Di Carlo. Emozione che la punta neroverde, già autore di 5 gol nel campionato in corso, spera di rivivere martedì a San Siro, proverà a riservare lo stesso trattamento all’Inter di Spalletti. «Non vediamo l’ora di giocare questa partita – fa sapere Ciurria -. Cercheremo di ripetere l’impresa di Cagliari, anche se siamo consapevoli di affrontare una squadra di altra categoria, in tutti i sensi» . Eppure anche il “suo” Spezia partiva con le vesti di vittima sacrificale e riuscì nel miracolo. Come provare a ripeterlo? «Puntando tutto sul gruppo, una componente fondamentale quando si affronta una formazione più forte. Dobbiamo stare tutti uniti e crederci».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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[…] Fra i neroverdi che usciranno dal tunnel del Meazza martedì ci sarà anche Patrick Ciurria, che ha già avuto la possibilità di giocare (e vincere) gli ottavi di Tim Cup il 16 dicembre 2015 all’Olimpico di Roma contro i giallorossi, allora di Garcia. Patrick vestiva la casacca de La Spezia ed entrò al 78′ al posto di Misic. Giocò la parte finale dei tempi regolamentari finiti 0-0, i supplementari chiusi anch’essi a reti bianche e visse l’emozione dei rigori (senza andare sul dischetto) che decretarono a sorpresa l’eliminazione della Roma: 2-4. «Già annuisce Ciurria, sognando un finale simile a San Siro -, anche quella volta fu fondamendale il gruppo. Come quest’anno a Cagliari, dove abbiamo vinto con merito». Ora tocca all’Inter al Meazza. «A questa opportunità rivela pensavamo tutti già prima del match alla Sardegna Arena. Al 90′, dopo aver vinto 2-1, quando ci abbracciammo tutti, in mezzo al cerchio sorride – c’era già il Meazza». I ramarri proveranno anche a Milano a cancellare le due categorie di differenza. «Quando giochi contro avversari di grande calibro rivela l’esterno d’attacco dai più del massimo per fare ancora meglio del solito. Un gol a San Siro? Sarebbe magnifico, ma ciò che importa è la prestazione di squadra. Noi ci crediamo e vogliamo provarci conclude -, anche per tutti gli amici e i familiari che insieme al popolo neroverde verranno a incitarci».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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