Cagliari-Pordenone, Danza: “Per noi è un sogno! E quella neroverde è davvero una grande famiglia…”
venerdì 1 Dicembre 2017 - Ore 11:30 - Autore: Staff Trivenetogoal
«Mi sarebbe piaciuto giocarla tutta, ma va benissimo così. Quello che è successo per noi è un sogno». Dejan Danza, centrocampista classe 95 di Bergantino, in forza al Pordene in serie C (a titolo definitivo con contratto di un anno dalla Pro Vercelli), non poteva aspettarsi di meglio mercoledì alla Sardegna Arena nel quarto turno di coppa Italia contro il Cagliari. Che la propria squadra potesse centrare il successo battendo i rossoblu di serie A 2-1 e guadagnare il pass agli ottavi di Tim Cup, il 12 dicembre prossimo a San Siro davanti all’Inter. Ecco allora che il desiderio di giocare tutti i 90′ di quell’impresa, invece di una spicciolata nel finale quando l’importante era solo perdere più tempo possibile per portare a casa il risultato, nel cuore del calciatore polesano, ha lasciato il posto all’entusiasmo di uno scenario che potrebbe vederlo come protagonista alla scala del calcio.
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Tornando al presente per Danza «Pordenone è una grande famiglia, l’organizzazione è a livello top e mi sono trovato subito a mio agio perché nel gruppo ci sono compagni che conoscevo. C’è un bel feeling, e bisogna stare sempre sul pezzo. Siamo una rosa di oltre 20 giocatori, tutti titolari. In allenamento c’è da pedalare al 100% perchè chi gioca deve sempre lottare per questa maglia. Io come minutaggio sono più che contento e so che la società è contenta del mio rendimento. È una competizione sana che fa bene al gruppo che ci costringe tutti a fare sempre del nostro meglio per farci trovare pronti». E lui, con il 24 stampato sulla maglia, pronto si è fatto trovare subito perché all’esordio da titolare con la formazione naoniana ha staccato immediatamente 2 reti, la prima e la quarta del 4-2 rifilato al Teramo alla quinta di campionato. «Potrei averne già 3 o 4, purtroppo i portieri avversari sono stati bravi a togliermi la gioia. Il mister (Leo Colucci) mi fa giocare più vicino alla porta e dunque è più facile arrivare alla conclusione. A me comunque da soddisfazione anche fare gli assist e l’importante è giocare bene per la squadra».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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