Fermana-Pordenone, Colucci: “Nessun rimpianto, abbiamo dato tutto con il cuore! E l’espulsione di Stefani…”
lunedì 30 Ottobre 2017 - Ore 10:00 - Autore: Staff Trivenetogoal
Leonardo Colucci non ha alcun dubbio nell’assolvere a fine gara capitan Stefani. Ed è da questo episodio che parte l’analisi dell’allenatore del Pordenone. «Ho giocato per molti anni e so che, a volte, un errore del genere può capitare: l’importante è non perseverare. Solo in quel caso prenderemo dei provvedimenti – attacca in sala stampa -. Credo che sia il primo fallo commesso da Mirko negli ultimi quindici anni. Sansovini nella circostanza è stato bravo a staccarsi e Stefani ha sferrato la gomitata: al termine della partita era amareggiato ed è andato dal giocatore della Fermana a scusarsi. Che dire? Può succedere: solo chi ha giocato può capire cosa succede nel “ring”. Accettiamo il verdetto, anche se la partita è stata segnata dagli episodi». Del rigore non assegnato Colucci non parla, lo fa De Agostini («il penalty sembrava netto»).
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Colucci chiude l’analisi con una riflessione sull’infortunio di Gerardi e sulla manovra offensiva: «Certe assenze pesano – afferma il tecnico -. Non sarà facile rinunciare a lui e a Stefani, tuttavia nessuno è indispensabile. Lo sviluppo del gioco? Dobbiamo lavorare sui tempi: serve essere più veloci».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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«In Italia siamo abituati al fatto che, quando si arriva secondi, è un fallimento. Io invece dico sempre ai ragazzi che, quando ci si impegna e si dà tutto con il cuore, alla fine puoi non avere recriminazioni e rimpianti». É la parte conclusiva delle dichiarazioni di Leonardo Colucci in sala stampa. Un messaggio che non sembra lanciato verso i colleghi presenti, quanto indirizzato a chi mugugna attorno alla sua squadra. «Senza essere presuntuoso – va avanti l’allenatore -, anche quando siamo rimasti in 10 ho detto ai ragazzi che si poteva vincere. Negli anni mi hanno insegnato che sono gli episodi a fare la differenza. È stata una partita ben giocata da tutte e due, cercando di vincerla. Sono soddisfatto perché giocare 60′ in 10 non era facile. Alla fine penso che il risultato di parità sia giusto».
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Demeriti del Pordenone o meriti della Fermana? «Bravi loro e meno bravi noi ad andare sugli esterni – ammette -. Lavoriamo molto su questi principi, poi però c’è la squadra avversaria. Dobbiamo anche essere più veloci, trovare subito la giocata fra le linee, venire dentro e vedere il giocatore. Colpa mia, dobbiamo lavorare di più in settimana sui tempi di gioco. Anche questo con parte di merito agli avversari».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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