Closing Vicenza, Sanfilippo: “Abbiamo intenzioni serie, mal che vada acquisteremo da Boreas: Franchetto sta complicando tutto”
sabato 21 Ottobre 2017 - Ore 18:07 - Autore: Giulio Pavan
Dopo una rincorsa di qualche giorno siamo riusciti a contattare Fabio Sanfilippo, per una versione dei fatti del rappresentante della cordata interessata all’acquisto del Vicenza a proposito dell’interminabile vicenda societaria che sta coinvolgendo il club biancorosso. Questo il contenuto delle dichiarazioni di Sanfilippo a Trivenetogoal
Intanto per iniziare, perché volete acquistare una società con 13 milioni di debiti che si trova in serie c e come pensate di rilanciarla, visto che a detta di tutti gli esperti si tratta di un bagno di sangue?
“Perché abbiamo un progetto calcistico forte con una nuova dirigenza che ha un CV calcistico di rilievo Abbiamo già programmato e previsionato l’investimento in tre anni con il potenziamento del settore giovanile, abbiamo degli sponsor forti che non hanno mai investito perché non credono in ViFin. Ora con tutto questo caos mediatico si sta rischiando di perderli o forse meglio dire che utilizzeranno prudenza a causa di Franchetto. Il resto del progetto verrà reso noto solo se dovessimo subentrare nella squadra. Abbiamo tanti aspetti già pronti e concordati per il territorio quali potranno solo portare beneficio”
Ma esiste qualche progetto parallelo a quello sportivo?
“No. Noi saremo a Vicenza solo per il Vicenza e con un progetto che abbraccia a 360° solo il calcio senza ulteriori distrazioni”
E relativamente alla diffida a trattare con altri soggetti l’acquisto del Vicenza inviata da Boreas a Vi.Fin come vi ponete?
“ViFin ci ha fatto pervenire una scrittura dove precisa che non ci siano diritti di preferenza od impegni con Boreas. Nella loro lettera di intenti è specificato che non è vincolante da entrambi le parti pertanto ViFin su questo punto ci ha tranquillizzati”
E se Boreas dovesse fare causa per il mancato rispetto dei termini previsti per l’esclusiva potreste cambiare il vostro modo di operare?
“No perchè Boreas non ha l’esclusiva. Come ribadito nella lettera è ben specificato che non è vincolante. ViFin avrà pur dimostrato di essere su alcuni aspetti leggera, ma su tanti punti è una società preparata”
E alla luce dei nuovi comportamenti di Vifin che potrebbero far pensare ad un rallentamento della trattativa che idea avete? Quali sono i vostri prossimi passi? Vi date un termine oltre il quale non andrete?
“Vicenza ed i Vicentini saranno sempre di nostro interesse pertanto non metteremo termini e/o condizioni. Non mi chiamo Franchetto, pertanto ho l’umiltà di indicare eterno interesse solo e laddove dovessi trovare persone intelligenti che sappiano mettersi in gioco ma che soprattutto abbiano la cultura di saper trattare materia di vendita aziendale. Franchetto fin ad oggi con i suoi raggiri e non detti, ha solo complicato la trattativa. Non abbiamo di fronte un professionista pertanto a volte è complicato intendersi”.
Sta usando dei termini piuttosto forti contro Franchetto, si rende conto che questo potrebbe precludere i rapporti e conseguentemente l’esito della trattativa?
“Si. Ma non scendo a compromessi. Sono una persona realista, pragmatica e concreta. Non amo girarci intorno e quando sbaglio chiedo scusa. Sono un’essere umano come tutti. Però preciso che gran parte dei soci ViFin spinge per chiudere con il sottoscritto. Un motivo ci sarà. Ora mi passi una battuta : Mal che vada acquisterò un domani da Boreas !”
Secondo lei cosa dobbiamo e possiamo attenderci nei prossimi giorni in questa interminabile telenovela?
“Che i soci ViFin vengano messi a conoscenza della realtà dei fatti. Porterò con me le e-mail e messaggi dove si evince che quanto indico risponde al vero e che Franchetto risulta confuso e poco chiaro.”
Ma è a conoscenza anche delle questioni inerenti al potere di firma e alle diatribe sulle deleghe che i soci vifin avrebbero dovuto dare/dovrebbero dare per concludere la cessione?
“Si. Franchetto ha preteso (come fa sempre) di ottenere le deleghe alla trattativa, ma non ha la maggioranza e stando alle carte ed ai fatti, credo che sarà obbligato ad ascoltare il CDA.”
Quindi stando a quanto dice, il compito più semplice dovrebbe essere fatto, ovvero avere la fiducia e l’ok della maggioranza dei soci
“Nella teoria si. L’esperienza insegna che fino al momento in cui la penna non completa la firma sul contratto, tutto può succedere”
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