FeralpiSalò-Pordenone, Colucci: “Dovremo saper soffrire e colpire quando ci sarà l’occasione per farlo!”
lunedì 2 Ottobre 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
È chiara la missione odierna: riprendersi la vetta. Il Pordenone è partito ieri per Salò con l’obiettivo di tornare in cima alla classifica, dove per ora ha preso residenza lo splendido Renate.
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«Mi aspetto una partita bellissima, molto intensa – ha detto Colucci – visto che si affrontano due squadre che giocano a viso aperto e che vorranno a tutti i costi fare la partita. La Feralpi? È una formazione organizzata e composta da giocatori importanti – ha continuato -, destinata a occupare il gruppo delle migliori per la vittoria del campionato sino all’ultimo. Temo Guerra, ma anche Marchi, Ferretti e tanti altri». Il Pordenone però andrà al Turina per cercare di dare continuità di risultati e di prestazioni. «Per prima cosa dobbiamo dimenticare il successo col Teramo – ha ricordato Colucci -. Se si gioca in un certo modo le vittorie arrivano e quindi dobbiamo proseguire sulla strada sinora percorsa. La squadra deve tenere bene il campo, saper soffrire quando ci sarà da soffrire e colpire quando ci saranno le occasioni».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Primato perso, almeno momentaneamente? A Colucci non interessa la classifica. Dice non guardarla nemmeno e che non lo farà sino ad aprile del 2018. Invita i suoi a fare lo stesso. Non solo: esorta pure a dimenticare anche la vittoria di otto giorni fa al Bottecchia sul Teramo (4-2) che aveva permesso al Pordenone di chiudere settembre in testa, da solo, alla classifica del girone B. «Ogni fischio d’inizio – spiega Leo – apre una nuova storia che i miei ragazzi devono scrivere. Solo con questa concezione potremo trovare la continuità necessaria per arrivare ad aprile in corsa per qualcosa di importante». Colucci non ama fare tabelle, non risponde nemmeno a chi gli chiede se un pareggio a Salò sarebbe accettabile. «I risultati sono strettamente legati alle prestazioni. La squadra deve tenere bene il campo, deve saper soffrire quando c’è da soffrire ed essere pronta a colpire quando si presentano le occasioni per farlo. Se giocheremo così, potremo uscire soddisfatti anche dal Turina». […]
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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