Bassano-Pordenone, Lovisa: “Derby importante, mi aspetto molto dalla squadra! E vogliamo la B…”
martedì 12 Settembre 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Mauro Lovisa segue la strada tracciata da Leonardo Colucci. Anche il presidente del Pordenone, come il suo tecnico, è felice per la terza vittoria di fila in campionato (la sesta con la Tim Cup) e la vetta della classifica, ma invita tutti a mantenere la calma. «Siamo solo all’inizio della stagione, teniamo i piedi per terra – afferma il massimo dirigente -. Non bisogna parlare troppo, l’esperienza mi insegna questo. Sicuramente è un bell’inizio, che mi fa felice: ripetersi non era facile e se siamo ancora così in alto significa che c’è mentalità e che il risultato è frutto di una programmazione societaria. Sono contento di come stanno lavorando il mister – continua Lovisa -, il suo staff e Matteo, mio figlio: non è facile a 21 anni indovinare i giocatori come sinora ha fatto lui». Il numero uno del Pordenone adesso pensa al Bassano, al match di domenica prossima che è già una prova di maturità per la squadra. «Mio figlio è convinto che i giallorossi arriveranno nelle prime tre posizioni: gli credo, e quindi la prossima gara sarà molto importante – afferma -. Mi aspetto molto dalla squadra ma anche da parte dei tifosi. Si tratta di un derby e sono sicuro che ci saranno tanti cuori neroverdi domenica al Mercante per sostenere il gruppo. Speriamo sia una bella giornata, che incentivi la trasferta».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Del Pordenone si occupa anche Gianluca Di Marzio, l’esperto di mercato di Sky. Sul suo sito, sotto le notizie sulle grandi del calcio italiano ed europeo, posta un’intervista fatta a Mauro Lovisa.
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Di Marzio chiede a Lovisa come è nata la favola. «Noi – proclama re Mauro – non siamo né russi, né cinesi. Siamo friulani. Tre soci friulani che lavorano giorno e notte e mettono soldi veri nella società. La mia storia alla guida del Pordenone deriva dalla passione che nutro per questo sport. Io ho giocato qui, tra Eccellenza e serie D, ma la mia carriera da attaccante non è durata molto: ho deciso di abbandonare abbastanza presto, in nome del lavoro». Poi ha rilevato il Pordenone. «Siamo una società familiare, basata su pochi e semplici valori: serietà, dignità e lavoro – sottolinea – , con persone per le quali conta ancora una stretta di mano». Infine il presidente rivela anche a Di Marzio il suo obiettivo: «Io, noi – si corregge – nel giro di due anni vogliamo andare in serie B. Vogliamo fare questo regalo a una città che lo merita davvero. Lo dissi dieci anni fa e ora siamo in linea con i programmi. Non sono un veggente, non sono un mago. Nella vita si vive di obiettivi. Se smettiamo di lottare per qualcosa o ci accontentiamo, perdiamo anche quel poco che abbiamo fatto. Alzare l’asticella, un passettino alla volta. A 53 anni sono ancora in tempo per innamorarmi, ogni giorno come se fosse il primo, di questo sport e di questi colori».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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