Triestina, Porcari: “Ho sempre sognato di vestire questa maglia! Il mio cuore appartiene a questa città…”
lunedì 28 Agosto 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
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Porcari, ci può dire la sua su questa lunga telenovela con la Cremonese? «La mia volontà era di venire a Trieste fin da subito: se dovevo andar via da Cremona, era esclusivamente per venire in alabardato. È per una questione mia, ho sempre sognato di giocare nella Triestina. E poi mia moglie è triestina, ha tutti i parenti qua, abbiamo dei bimbi piccoli, insomma per me c’era sempre e solo Triestina». E allora perché la trattativa è stata così lunga? «Perché di mezzo c’era la Cremonese: io ero, anzi sono ancora un giocatore loro, perché arrivo qui in prestito. Avevo due anni di contratto, sono stato messo sulla lista dei cedibili, poi si sono rimangiati la parola, infine si sono ricreduti e mi hanno lasciato andare. Insomma, ci sono in mezzo tante cose, ma la cosa più importante è che ora sono qua». A Trieste lei è legato anche al di là del calcio. «Il mio cuore appartiene a Trieste, come ho detto mia moglie è di qua, ha parenti e amici qui, ci siamo sposati a Trieste. E io penso che la città è stupenda. Negli anni della B ci ho giocato contro, mi hanno sempre affascinato lo stadio e i tifosi. Era proprio un mio pallino che ora si realizza». Tanto che per venire a Trieste si è tagliato anche l’ingaggio, vero? «Io di soldi preferisco non parlare. Dico solo che ho sempre preferito lo star bene ai soldi, perché quando mi trovo bene riesco a esprimere il meglio di me stesso». A parte Trieste, c’è la Triestina: cosa l’ha convinta di società e squadra? «Certo, mica sono venuto qua in vacanza. Intanto il progetto, Milanese è stato bravo a convincermi su questo. Quanto alla squadra, c’è una mentalità incredibile data dal mister, una filosofia del lavoro che a me piace perché poi te la ritrovi in partita».
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Dove può arrivare questa Triestina? «Non dimentichiamo che è stata ripescata, dunque penso che mantenere la categoria sia il primo traguardo, quello che arriverà in più lo prendiamo. Io sono convinto che ci sia un buon mix di giovani e anziani, un grande allenatore e una società sana, quindi faremo di tutto per ottenere risultati molto positivi».
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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