Arezzo-Triestina, Sannino: “Questa vittoria deve essere un preludio e un monito per chi arriverà qui!”
domenica 30 Luglio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
La vittoria della Triestina ad Arezzo vale più del semplice passaggio del turno in Coppa Italia. Segna a tutti gli effetti il ritorno dell’Unione nel calcio professionistico, quasi dimenticato dalla città dopo cinque anni di disastri, sportivi e gestionali. Il volto dell’Unione che espugna Arezzo e volerà alla volta dell’Adriatico dove la attenderà il Pescara di Zeman, è quello soddisfatto di Sannino. «A mio avviso l’Arezzo è stato più brillante, ma è normale visti i carichi di lavoro incredibili cui sono stati sottoposti i ragazzi. Pensate che i nostri hanno qualcosa come 160 chilometri sulle gambe, macinati in 21 giorni. Si vedeva fin dalle prime battute che eravamo più appesantiti sulle gambe, ma siamo stati molto bravi nell’organizzazione in campo».
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Una vittoria interpretata come un segnale positivo. «Questa partita deve essere il preludio visti i tanti sacrifici fatti dai nostri tifosi, dalla città in generale, dopo anni di fallimenti e delusioni. Deve essere un monito per tutti quelli che arriveranno qui, venire a Trieste è una cosa importante, servono cuore e gambe per sposare questa causa. Trieste non deve essere un punto di transito ma di arrivo, uno dovrebbe venire qui per obiettivi importanti. Da parte nostra questa voglia c’è». Infine, un appunto dal mero punto di vista tattico, sull’inversione di corsia Mensah-Bracaletti nella ripresa. «Mensah è un esterno, destra o sinistra che sia è il suo ruolo. Nel calcio bisogna inventare sempre qualcosa, comunque il mio è stato un accorgimento. Davis con spazi davanti sa quello che deve fare, ma in fase difensiva deve avere vicino qualcuno, infatti ho messo Celestri da quella parte».
(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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