Hellas Verona, Pecchia: “Cosa chiedo a Cassano? Di fidarsi di me. E non scordiamo che…”
venerdì 14 Luglio 2017 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Fabio Pecchia sottoscrive la polizza d’assicurazione per l’Hellas: «Il nostro obiettivo è la salvezza, non scordiamocelo». L’allenatore gialloblù non spedisce in soffitta l’entusiasmo sollevato dagli acquisti col botto del Verona, dagli arrivi di Antonio Cassano e Alessio Cerci, dall’attenzione che si è accesa attorno alla squadra. Tuttavia, ricorre al sano principio del safety first e lascia le suggestioni del periodo a quel clima tipico del calcio d’estate che è fatto di svolazzi da falene. Meglio la prudenza, a cominciare dalle scelte di campo. Confessione fatte in un’intervista che Pecchia concede alla Gazzetta dello Sport. Chiaro che i riflettori di luglio siano puntati sul Verona. Altrettanto chiaro che Pecchia, tecnico giovane sì, ma che ragiona secondo una stringata logica aristotelica, freni: «Cosa chiedo a Cassano? Di fidarsi di me. Di fidarsi dei miei collaboratori. Tra un po’ di tempo Antonio avrà voglia di giocare. E ci saranno tanti appassionati di calcio che lo vorranno in campo. Io dovrò trattenere la sua voglia di bruciare le tappe. La sua e di Cerci. Ci vorrà un po’ di pazienza per averli al meglio. Io lavoro per il bene loro e del Verona», la risposta dell’avvocato di Lenola.
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«Il 4-3-3 è l’idea di partenza, ma con le mie squadre ho anche utilizzato il 4-2-3-1. Vedremo. Non è una questione di numeri ma di progetto tattico. Il mio Verona ha sempre scelto di giocare a calcio, di essere propositivo. Non stravolgerò questa idea per l’arrivo di due figure importanti. In questo momento più che parlare di schemi devo spiegare a Cassano e Cerci il mondo Hellas. Il Verona di Pecchia ha due campioni in più, eppure resta un inno alla socialdemocrazia del pallone: tutti per uno, uno per tutti.
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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