Pordenone-Parma, Ingegneri: “Invasione gialloblu? A Cosenza erano in 10.000 e ne siamo usciti alla grande…”
venerdì 9 Giugno 2017 - Ore 10:40 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Per preoccuparsi c’è ancora tempo. Andrea Ingegneri, intanto, dispensa positività. Sa che il compito che lo attende sarà arduo, visto che oltre a dover fermare Calaiò e soci non avrà la spalla sicura di Mirko Stefani, ma scaccia subito i cattivi pensieri. «Mirko – commenta il difensore centrale neroverde – è per noi un punto di riferimento a livello sia tattico sia psicologico, ma questa squadra ha già dimostrato che nelle difficoltà sa dare qualcosa in più. Non sarà semplice affrontare il Parma senza alcuni giocatori fondamentali, oltre a Stefani penso ad Arma e Berrettoni, ma sono sicuro che ce la giocheremo alla pari».
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Il reparto da temere di più? «Penso che il loro attacco sia bene assortito». Il Pordenone dovrà provare a fermarlo senza pensare al blasone degli avversari, ma mettendo in pratica alla lettera i dettami di mister Tedino. Il quale, però, non ha ancora sciolto le riserve sul modulo da adottare. L’assenza di Stefani parrebbe consigliare una difesa a 4. Ma quella a 3 ha riservato parecchie soddisfazioni nella sfida di ritorno con la Giana Erminio e all’andata con il Cosenza. «Per me non fa differenza – fa sapere il centrale neroverde -. Proprio se costretto a una scelta, dico meglio con 4 dietro». Alle spalle dei giocatori martedì sera ci sarà uno scenario d’eccezione: lo stadio Franchi di Firenze. Uno dei palcoscenici più nobili del calcio italiano. «Giocare in un impianto così – sostiene ancora Ingegneri – non può che rappresentare uno stimolo in più. E non ci spaventa nemmeno l’idea che ci possa essere una stragrande maggioranza di tifosi del Parma. A Cosenza abbiamo provato cosa vuol dire giocare con 10 mila persone contro e ne siamo usciti alla grande. Mi dicono che di tifosi gialloblù a Firenze ce ne saranno molti meno… ».
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