Vicenza, Gazzoli: “Il 26 giugno la prima scadenza. Penalizzazione? Ipotesi abbastanza remota…”
sabato 3 Giugno 2017 - Ore 11:20 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Nel quartier generale di via Schio nessuno parla: l’ordine è quello del silenzio assoluto e, d’altra parte, potrebbe derivare da un patto di riservatezza sottoscritto con un possibile acquirente con cui si sta trattando la cessione del Vicenza calcio.
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L’unica certezza è che il tempo stringe e che quindi una soluzione, positiva oppure negativa, si dovrà avere a breve visto che la prima scadenza in programma è il 26 giugno, quando dovranno essere pagati gli stipendi dei calciatori e dei tesserati, dei dipendenti e dei collaboratori del club biancorosso. Lo conferma l’ormai ex direttore generale del Vicenza calcio Andrea Gazzoli, che da pochi giorni ha ufficializzato il suo addio alla società biancorossa per approdare alla Spal in serie A. «Confermo che la prima scadenza è programmata per il 26 giugno — dice Gazzoli — con la seconda fissata per il 30 giugno, data entro la quale andranno pagati i contributi di marzo, aprile e maggio, e le ritenute di marzo ed aprile. Questa è la prima tappa che le società di Lega Pro dovranno rispettare per iscriversi regolarmente al campionato. Ma oltre a tutto questo dovranno presentare una fideiussione bancaria da 350 mila euro, oltre a rispettare il parametro PA». Ogni inadempimento di questi punti fondamentali può portare ad un punto di penalizzazione, come per il Vicenza è accaduto nell’estate 2013-2014 quando la squadra partì con un -4 in classifica. «Onestamente è una possibilità che ritengo abbastanza remota — spiega Gazzoli — visto che grazie all’ingresso della nuova proprietà il risanamento societario ha compiuto passi importanti grazie alla ristrutturazione del debito omologato dal Tribunale di Vicenza, e alla rateizzazione del debito Iva in dodici anni. Attualmente l’Iva da pagare è meno di 6 milioni con una rata annua di 588 mila euro, mentre i debiti a fornitori si aggirano a poco più di 1,5 milioni di euro per una situazione che, a mio avviso, anche in Lega Pro è gestibile. E’ chiaro che per rimettere fuori la testa dalla terza serie serve un progetto a lunga scadenza ma a Vicenza ci sono le strutture e soprattutto una tifoseria da serie A che in Lega Pro può essere un elemento fondamentale per la rinascita».
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(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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