Triestina, ripescaggio in Lega Pro a rischio in base alle nuove norme? Ma Milanese rassicura tutti…
domenica 28 Maggio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Nonostante il caldo, un brivido è corso ieri lungo la schiena dei tifosi alabardati, un timore che però pare per fortuna già rientrato. Ha destato infatti un po’ di allarme l’uscita delle norme sui ripescaggi nei campionati professionistici per la stagione 2017/2018, che venerdì sono state approvate all’unanimità dal Consiglio Federale, e che ovviamente riguardano anche la Triestina. Ebbene il Consiglio federale ha fissato per la Lega Pro (anzi, si è deciso anche che dal prossimo anno si richiamerà di nuovo Serie C) il contributo del ripescaggio a 300 mila euro più 200 mila euro con fideiussione, ma soprattutto, in aggiunta alle altre preclusioni, ha decretato che non saranno ammesse al ripescaggio le società ripescate nelle 5 stagioni sportive precedenti. E anche se il dettaglio completo sarà pubblicato in apposito comunicato ufficiale, il presidente Tavecchio ha avvertito: «Sono provvedimenti drastici, ma su questo argomento non si transige più». Il legittimo dubbio dei tifosi alabardati è stato subito il seguente: e il ripescaggio dell’estate 2013 che ha portato l’allora Unione 2012 dall’Eccellenza alla serie D? Può influire sul ripescaggio che la Triestina si attende quest’anno e che dovrebbe portarla in serie C? Dalla società alabardata però arrivano rassicurazioni a riguardo: «Si tratta di due società completamente diverse – afferma Mauro Milanese – con un numero di matricola diverso. L’unica continuità che c’è stata con l’Unione 2012 è stata quella del titolo sportivo, per il resto c’è un’altra denominazione, un’altra matricola, un’altra partita iva. Insomma è un’altra società, per cui quel ripescaggio non dovrebbe assolutamente andare a influenzare quello dell’Unione Triestina 2018».
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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