Triestina-Virtus Vecomp, Godeas in Curva Furlan: “Sensazione bellissima! E avevo un amuleto…”
martedì 23 Maggio 2017 - Ore 10:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
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Nulla più dei volti dei protagonisti ha fotografato la gioia, il capitano Leonarduzzi si è dimostrato tale guidando i brindisi uno dietro l’altro. Nello spogliatoio quanto ai chioschi, lui (friulano di nascita) si è unito ai cori tipici della triestinità, qualche metro più in là, quasi nascosto dalla biglietteria, Giuseppe Aquaro ha posato schiena al muro per più di mezz’ora, quasi a cercare un momento di totale riflessione ed isolamento. Nonostante 34 anni di esperienza, un girovagare in Italia e all’estero tra una squadra e l’altra, difficile che il centrale possa aver vissuto in passato un pomeriggio come quello di domenica. Trieste nelle occasioni che conta risponde. 5.000 spettatori al Rocco sono un dato oggettivo, e altrettanto oggettivo e tracciabile è l’amore per l’Alabarda di alcuni grandi ex. A brindare al risultato gli inossidabili Michele Contento e Denis Godeas, il re dei bomber giuliani, il quale aveva messo le mani avanti con la dea bendata. Lo scorso anno contro la Liventina come a Dro nel drammatico play-out del 2015, la maglia numero 66 dell’ex alabardato Ilde Lima andava indossata come un amuleto anche per questa circostanza. «Non ho tantissime maglie della Triestina, a Dro misi quella di Lima con il quale ci sentiamo costantemente, e da buon navigante del calcio un po’ scaramantico lo sono. È andata una volta, due volte, e mi sa che la maglia porta davvero bene perché un po’ di fortuna domenica l’abbiamo avuta». Godeas tornerà a calcare il verde del Rocco in qualità di istruttore al camp di giugno. «Sono legatissimo alla Triestina, è stato bellissimo vivere la partita in Curva tra tanti amici, dopo aver vissuto ed indossato questa maglia dalle giovanili in poi».
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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