Giana Erminio-Pordenone, Lovisa: “Il rigore? Errore clamoroso! Serve più cattiveria, ma sono sereno…”
domenica 21 Maggio 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Anche nella tana della Giana Erminio è Mauro Lovisa il primo a entrare in sala stampa. Il presidente è amareggiato per il risultato, ma tutt’altro che demoralizzato. E attacca subito: «Dobbiamo essere più cattivi davanti». Cinque parole che sintetizzano al meglio il suo pensiero. Condivisibile, perché al di là delle assenze – in particolare quella di Berrettoni in attacco – la squadra neroverde è parsa un po’ molle rispetto al solito. «Abbiamo fallito a inizio ripresa – argomenta il patron del Pordenone – un’occasione incredibile con Arma a tre metri dalla porta. Questo ragazzo, ultimamente, non riesce più a segnare. E poi il calcio è così: pochi minuti dopo è arrivato quel rigore che ci ha punito oltre i nostri demeriti. Un episodio che non vorrei commentare, ma che devo giudicare clamoroso. Si vede bene dalle immagini tv che l’uscita di Tomei non era fallosa. In partite come questa ci si gioca un anno intero di lavoro, bisogna stare attenti, non si possono decidere le gare così. Il loro attaccante pensava di beccarsi il giallo per simulazione… Ma rimango sereno, perché abbiamo tutte le possibilità e le potenzialità per ribaltare la situazione e qualificarci. Sarà fondamentale la spinta dei nostri tifosi, mi aspetto un Bottecchia pieno, una bolgia, un gran tifo. Davanti al nostro pubblico saremo diversi rispetto a oggi».
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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Mauro Lovisa a fine partita non riesce a nascondere la delusione, anche se poi si mostra fiducioso nella possibilità di ribaltare la situazione mercoledì sera al Bottecchia. «Gara uno è stata segnata da due errori clamorosi. Uno l’ha commesso Arma, in avvio di ripresa, quando da tre metri non è riuscito a cacciare la palla in rete. Rachid anche contro la Giana ha disputato una partita generosa per aiutare la squadra, ma poi fa fatica a far gol. Sottoporta ci vuole più cattiveria. L’altro errore è stata la concessione del rigore. Ho rivisto il filmato e l’intervento di Tomei era pulito. Anzi, mi è sembrato che Marotta, quando si è rialzato, si aspettasse di essere ammonito per simulazione. Bisogna stare molto attenti quando si prende una decisione che potrebbe compromettere il lavoro di un’intera stagione». Lovisa punta il dito anche sui cambi. «Tedino ha provato a dare una svolta alla partita, ma chi è entrato (Martignago, Buratto e Padovan, ndr) non l’ha data. Lo dico sempre: chi subentra deve offrire il massimo, per poi avere il diritto di dire al mister: hai sbagliato scelte. Qui non è stato così».
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(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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