Crotone-Udinese, Pozzo: “Mi aspettavo di più. Ora Sampdoria e Inter, e poi ci muoveremo…”
martedì 16 Maggio 2017 - Ore 17:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Mi aspettavo di più». Gianpaolo Pozzo non è più un habituè delle trasferte. Dopo trent’anni di viaggi incastrati tra gli impegni di lavoro, dopo tante domeniche di trasferimenti per godersi un’ora e mezza di calcio a tinte bianconere, adesso resta sempre un tifoso, come ama dire, il primo tifoso – aggiungiamo -, ma sceglie con attenzione gli appuntamenti “galanti” con la sua Udinese. Così se stavolta si è inerpicato per raggiungere il proprio posto in tribuna all’Ezio Scida, venendo a capo di un labirinto di scale in tubi innocenti e gradini killer per quello che è il più precario degli impianti di serie A, vuol dire che l’occasione era importante, al di là della platonica rincorsa al decimo posto alimentata ancora adesso dalle parole di Delneri. «Giochiamo, giochiamo ma alla fine raccogliamo poco», aveva detto fermandosi già a fianco dell’improvvisata sala stampa, suscitando la curiosità dei colleghi calabresi, una sorta di intermezzo a quella che è l’incredibile rincorsa della squadra di Nicola, ancora viva sul fondo della classifica dopo mesi e mesi di destino (quasi) segnato.
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«Restiamo poco continui, dovevamo fare risultato», racconta Gianpaolo Pozzo svelando perché stavolta si era mosso per raggiungere questo angolo d’Italia. Bisognava far vedere davvero che il flop di Bologna è stato solo un (brutto) incidente di percorso, che l’Udinese è quella che gioca ad armi pari con la sorpresa Atalanta mettendo in luce i propri giovani. «Mi aspettavo di vedere in campo di nuovo Balic dall’inizio, ma non è questo il punto, le scelte tecniche non sono in discussione: ci vuole più carattere come squadra per fare risultato su questi campi», aggiungendo sale al discorso che immancabilmente tende a spostarsi sulle scelte di Delneri.
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«Ci aspettiamo più continuità di rendimento d’ora in poi, serve carattere», sottolinea chiudendo il cerchio: «Vediamo che succede nelle ultime due giornate contro Sampdoria e Inter, poi ci muoveremo. Sappiamo già come». Il cantiere è aperto, le ultime tappe servono per far capire chi la pelle bianconera. Capito ragazzi?
(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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