Mestre, Zironelli: “Se c’è possibilità, io rimango a Mestre. La squadra è già da Lega Pro”
domenica 7 Maggio 2017 - Ore 19:55 - Autore: Staff Trivenetogoal
Per mister Mauro Zironelli non è stata una particolare preoccupazione il fatto di aver “solo” pareggiato, nonché subito ben quattro reti, con l’ormai retrocessa Vigontina, nel match al Baracca che si è concluso con la festa per la consegna della coppa della vittoria del campionato. Anche se la stagione, per gli arancioneri, non è ancora finita. “E’ stato difficile tenere concentrati i ragazzi. Abbiamo fatto due settimane “da festaioli”, ma com’è giusto che sia. Adesso però cercheremo di raggruppare le forze, per prepararci alla poule scudetto, poi l’importante è che siamo la squadra che, in questo campionato, ha fatto più punti insieme con il Monza, per cui abbiamo centrato un obiettivo che mi stava a cuore, oltre di avere il miglior attacco, quindi siamo contentissimi”. Ora vi attendono i triangolari per la conquista dello scudetto, sarà importante, appunto, la condizione mentale con la quale ci si arriverà. “Sarà importante vincere la prima partita, di solito è così. Io li ho già fatti, quando allenavo il Bassano. Poi, è normale, può succedere di tutto, vedi oggi, quando i miei ragazzi, pur rimasti in dieci e in svantaggio per 4 reti a 2, sono stati bravissimi e forti a rimontare. Ma abbiamo tutto il tempo per divertirci ancora”. Classica domanda quando la stagione sta volgendo al termine: che cosa farà il prossimo anno? “Non lo so, adesso ho parlato un po’ con il presidente, dobbiamo riorganizzarci bene per cercare di affrontare bene il prossimo campionato, logicamente il fatto di rimanere sarebbe la mia priorità. Ne discuterò con il presidente, come abbiamo fatto quest’estate, credo che non ci siano problemi, l’importante è che ci strutturiamo bene e cerchiamo di parlarne con calma”. Il mondo della serie D quanto dista da quello della Lega Pro? “Non c’entra, nel senso che questo gruppo ha trainato tutti. Loro hanno trainato i tifosi i quali poi hanno trainato noi, è stata una bella combinazione, e non è piaggeria, ma hanno realmente visto che la gente si impegnava, ci teneva alla maglia, e così è stato, hanno surclassato tutti, perché la verità è che abbiamo fatto più punti di tutti, anche rispetto agli altri gironi, il che è una grandissima soddisfazione”. Ma al di là di questo, quanto ci si deve migliorare per poter supportare bene la Lega Pro? “Abbiamo ampi margini di miglioramento, come ho sempre detto ai ragazzi, fino all’ultima partita. Quando sono stati concentrati non ce n’è mai stato per nessuno. Io non credo tanto nei giocatori “di categoria”, però è pur vero che non abbiamo mai fatto la Lega Pro, quindi bisognerà che stiamo attenti e concentrati su tutto. Ma, torno a ripetere: adesso godiamoci questo momento per un paio di settimane, poi, con il presidente, ci siederemo con calma per capire che cosa vogliamo fare”. Comunque il messaggio è che questa squadra, con qualche aggiustamento, può tranquillamente disputare la Lega Pro, è quello che intende? “Fondamentalmente, quando ho vinto i campionati, anche a Modena, in cui siamo andati dalla serie C alla A, non abbiamo stravolto più di tanto il gruppo. Adesso bisognerà anche capire le potenzialità della società, e anche le richieste di qualche giocatore, o meglio di tanti giocatori, perché sono tutti molto richiesti, visto che hanno fatto un campionato incredibile”. Lei, da par suo, ha ricevuto qualche telefonata, magari da Vicenza? “Le avevo ricevute anche l’anno scorso, però ho sempre ponderato bene. L’anno scorso, per la maggior parte, erano delle scommesse, che fortunatamente ho evitato, ed infatti dopo chi è andato al posto mio è stato esonerato, perché si vedeva che non erano società stabili, pure alcune militanti in Lega Pro. Chiaro che vuoi salire di categoria, perché bisogna sempre puntare a raggiungere i massimi obiettivi, però bisogna sempre stare attenti, nel calcio qui in Italia, a con chi parli, perché ci sono tante “sirene” che poi invece si è visto, in realtà, si trasformano in tutt’altro. Quindi, come dicevo, io ho sempre ponderato bene le mie scelte, non ho mai avuto fretta, ma sono sempre andato avanti con i risultati, questo devo dirlo perché non devo ringraziare nessuno, a parte i direttori sportivi che mi hanno preso, sia nei settori giovanili, con Michele Nicolin a Bassano, Denis Fiorin a Sacile, Andrea Maniero ad Abano, e qui a Mestre Enrico Busolin, insieme con il presidente Serena, quindi ringrazierò sempre tutti coloro che mi hanno dato le opportunità, che però mi sono dovuto sudare, perché ho sempre fatto risultati e nessuno mai mi ha messo su un piedistallo, come magari può succedere a qualche altro mio collega di cui comunque non sono invidioso, perché io rifarei tutta la trafila di sette-otto anni di settore giovanile”.
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