Triestina, la vittoria manca da più di un mese. E c’è una difesa da ritrovare…
mercoledì 3 Maggio 2017 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Dov’è finita la difesa della Triestina da aprile in poi? Che fine ha fatto quello che per tutta la stagione era stato il pacchetto arretrato di gran lunga meno battuto del girone? Difficile dirlo dopo un aprile disastroso nei risultati (appena 4 punti in 5 partite, con la vittoria che manca dal 29 marzo), che trova forse la causa principale proprio nel cedimento di quella che era state la trave portante della stagione alabardata, ovvero la solidità difensiva. Basti pensare che fino a fine marzo, la Triestina aveva subito 21 gol in 28 partite, quindi con una media di 0.75 reti a partita che la rendeva la migliore del lotto. Negli ultimi cinque incontri, invece, l’Unione ha ben 11 reti al passivo, che significa oltre due reti subite a partita (per la precisione 2,2). Numeri impressionanti, amplificati ovviamente dal pirotecnico 4-4 di Campodarsego, ma comunque frutto di un drastico calo di prestazione sotto il piano dell’attenzione, della concentrazione e dell’apporto generale alla fase difensiva. Ma è ovvio che il dato che balza all’occhio è che tutto questo è avvenuto da quando ci sono due assenze in difesa. La più importante, comunque, è sicuramente quella di capitan Leonarduzzi. Se il suo primo turno di assenze era stato tutto sommato ben digerito dalla squadra, dalla sua ricaduta in poi dopo il primo tempo con l’Abano, c’è stata una ripercussione pesante in tutto il reparto. Di queste ultime cinque partite, Leonarduzzi ne ha giocato una e mezza: nel lasso di tempo in cui era in campo, la Triestina aveva subito solamente una rete, quella di Belluno. Con il capitano fuori, l’Unione ha preso 10 reti in tre partite e mezzo, ed è oggettivamente difficile pensare che non dipenda anche dalla sua assenza, anche se Aquaro e Marchiori hanno rappresentato per tutto l’anno due sicurezze.
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(Fonte: Il Piccolo. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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