Venezia, Domizzi: “Campionato eccezionale, la dirigenza in estate mi disse che volevano il primo posto. E infatti…”
giovedì 6 Aprile 2017 - Ore 09:08 - Autore: Staff Trivenetogoal
Maurizio Domizzi ha onorato il suo ruolo di difensore. Anche questo match si è concluso senza alcuna rete subita da parte del Venezia. “Sono contento. Abbiamo fatto una buona prestazione, sia di squadra che personale, mi sento bene fisicamente, anche se c’è stato il primo caldo, però diciamo che è rifiorita la primavera. Scherzi a parte: nelle ultime due-tre gare, il campo è migliorato tantissimo, ed anche quello aiuta”.
E’ stato un match gestito da capolista, nel senso che è una di quelle occasioni in cui dici: siamo ormai vicini alla fine, dobbiamo vincere ad ogni costo, e l’abbiamo portata a casa.
“Bisogna, giunti a questo punto, perché diversamente non serve a niente avere questo vantaggio che siamo stati bravi ad accumulare nel corso dell’anno, se poi non sei bravo a poter gestire un determinato tipo di margine. Per scelta il FeralpiSalò ha deciso di partire chiudendosi di più, cosa che abbiamo visto fare anche dalle altre squadre qui al Penzo. Per fortuno l’abbiamo sbloccato subito, e questo ci ha favoriti”.
Poi il passaggio a tre, lì dietro, ha ulteriormente migliorato le cose.
“Sì, è una cosa che proviamo spesso, perché in determinati momenti, se loro si schierano con il 4-4-2, oppure inseriscono un altro attaccante, ci può essere utile, come lo è stato spesso. Credo che abbiamo molti giocatori adatti a poter giocare così, anche ad inizio partita, quindi va bene così”.
Hai già fatto qualche calcolo? “No, non più di tanti, è ovvio che uno gioca le partite sperando di vincerle tutte, e cercando di chiudere il campionato il prima possibile. Però è pure vero che abbiamo fatto una fatica bestiale ad arrivare con questo vantaggio, quindi ora dobbiamo essere bravi a gestirlo, senza fare calcoli. Sappiamo benissimo di avere un ottimo margine, quindi possiamo anche permetterci di pareggiare qualche partita, è inutile nasconderlo, però vediamo nel prosieguo. Tra l’altro, prima di lunedì prossimo, quando ci sarà il sentito derby contro il Padova, abbiamo un giorno in più di riposo”.
In base alla tua esperienza, che cosa ti piace di più di questa stagione? Lo spirito, il fatto che in molti si danno una mano, che altro?
“Lo dico sinceramente: non sono superstizioso, ed al di là di come andrà a finire, posso comunque affermare, dopo trentatre partite, mi piace lo spirito che abbiamo avuto tutti, in primis la società, l’allenatore, tutti. Noi siamo partiti dal primo giorno, io addirittura prima, avendo firmato per il Venezia, al di là di mille altre situazioni, sta di fatto che durante il primo incontro, parlando con i vertici societari, mi dissero: “noi vogliamo arrivare primi”. Non mi dissero di voler fare i playoff o comunque un buon campionato. E questo spirito, unitamente a quello che ci ha sempre inculcato il mister, non ci deve far dimenticare che, numeri alla mano, stiamo facendo qualcosa di veramente straordinario, con 74 punti alla trentatreesima giornata. Però il nostro allenatore è comunque bravo a farci passare tutto questo come normale. Quindi, una volta finita la partita, cinque minuti di festeggiamenti e poi tutti a casa, senza fare “teatrini”, come abbiamo visto fare in altre squadre, in altre circostanze, dopo solo qualche vittoria”.
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