SudTirol-Venezia, Domizzi: “Partita decisiva, mercoledì c’è Padova-Parma…”
sabato 1 Aprile 2017 - Ore 08:03 - Autore: Alessandro Andreani
Maurizio Domizzi, contro il Santarcangelo avete ottenuto un pareggio dopo tante partite in cui avete giocato ad altissimi livelli. Come analizzi la situazione attuale, nello spogliatoio, a livello psico fisico? “La squadra, anche se c’è stato un pareggio, sta benissimo, perché sapevamo che tenere quel ritmo di vittorie e di prestazioni sarebbe stato non dico impossibile, ma difficilissimo. Come sarebbe potuto succedere nei due incontri precedenti, a Bassano ed in casa contro il Modena, abbiamo segnato all’ultimo secondo, in situazioni in cui avremmo potuto pareggiare, è successo invece così con il Santarcangelo, ma non cambia niente, nei nostri piani. Dal punto di vista, invece, fisico, cerchiamo di recuperare bene in questi giorni, perché comunque, anche se mercoledì il Mister ha fatto parecchio turnover, un po’ di stress e nervosismo ci sono sempre, specialmente in una partita così importante”. Tra l’altro, cinque partite in due settimane non sono poche. Come si può gestire lo stress, da questo punto di vista? “Dobbiamo essere bravi proprio in quello, nel senso che, in questa categoria, quasi tutte le squadre non sono abituate a disputare così tante partite, a fare il turno infrasettimanale, perché in genere non era così negli anni precedenti. Quindi sarà importante gestire lo stress, ma noi siamo abbastanza maturi ed esperti, e credo che non sarà un problema. Dobbiamo solo cercare di recuperare bene fisicamente, e prepararci bene da quel punto di vista”. Archiviata momentaneamente la Coppa Italia, adesso vi ritufferete nel campionato, in cui affronterete il Sudtirol. Mister Inzaghi l’ha definita “la partita più importante della stagione”. Concordi? “Se la vediamo in prospettiva del fatto che, dopo questa giornata, ci sarà lo scontro diretto tra Padova e Parma, sicuramente potrebbe essere, se non decisiva, comunque importantissima. Riguardo l’avversario: è importante come tutti quelli che abbiamo incontrato finora e che affronteremo da qui alla fine. Quindi dico questo: il fatto di giocare così tante partite ravvicinate, se dal punto di vista fisico può farci lasciare per strada qualcosa, mentalmente forse ci può aiutare, perché il fatto di avere così poco tempo per stare lì a fare calcoli, a pensare a quello che fanno gli altri e a quello che facciamo noi, sicuramente può essere un vantaggio, perché hai pochissimo tempo per preparare le partite ed affrontarle, non puoi pensare ad altro”.
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