Udinese-Palermo, Thereau: “Esultanza polemica? Ho preso male alcune uscite sulla stampa…”
mercoledì 22 Marzo 2017 - Ore 14:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Con chi ce l’ha Cyril Thereau? La domanda se la sono fatta un po’ tutti domenica sera, quando il francese ha sventolato il dito davanti alla bocca, quasi per zittire l’intero stadio Friuli dopo lo splendido gol dell’1-1 con il Palermo, un gesto arrivato dopo più di qualche giocata poco altruista, accompagnata dai mugugni del pubblico, almeno una parte del pubblico. «Non era assolutamente rivolto ai tifosi», ha puntualizzato l’attaccante per chiarire il destinatario del messaggio. In due puntate, tra l’altro, visto che Thereau ha voluto intervenire telefonicamente prima in diretta tv, dopo aver assistito alle osservazioni sul suo comportamento a Udinese Tonight, programma di approfondimento sulla partita trasmesso dalla “emittente di famiglia”, salvo poi ritornare sull’argomento ieri in un’intervista senza contradditorio sempre sulle frequenze di Udinese Tv. Prima puntata. Ma è senza rete, l’altra sera al telefono, in diretta, quando mancavano pochi minuti alle 23, che Cyril ha fornito gli spunti più succosi che fanno luce anche su quello che era il clima nello spogliatoio bianconero negli anni passati. «Non vorrei fare dei riferimenti per parlare male di qualcuno, ma io non sono Di Natale», ha spiegato il cannoniere bianconero: «Io di solito sfoglio il giornale due volte all’anno, quando ero più giovane lo facevo ogni giorno e ci restavo male. Poi ho lasciato stare. Ma stavolta sono state dette cose non vere».
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«Un gesto che non dovevo fare, però voglio fare chiarezza. Ho attraversato un periodo difficile negli ultimi tre mesi e ho preso male alcune uscite sulla stampa, è stato un gesto spontaneo. Non era assolutamente rivolto ai tifosi, mi è dispiaciuto se qualcuno ha compreso male», la prima sintesi del pensiero del numero 77 bianconero. Ma non è finita: «Ero costretto a fare un programma differenziato per un problema durato quasi tre mesi. Avevo preso male il fatto che pur allenandomi tanto, con carichi molto duri, andando anche in sofferenza per esercizi pesanti, sentivo da fuori la sensazione che stavo facendo meno degli altri e questo mi ha dato fastidio».
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