Venezia-Pordenone, Modolo: “Occhio ad Arma, ma non solo a lui! E non pensiamo ai rigori…”
mercoledì 15 Febbraio 2017 - Ore 11:30 - Autore: Gabriele Fusar Poli
«Il Pordenone non è solo Arma». Marco Modolo alza le antenne avvicinandosi il big match con la formazione di Bruno Tedino, la prima a fermare il Venezia (0-1), all’andata, con il gol dell’ex Semenzato. «È una bella sfida, come quelle che abbiamo già affrontato con Reggiana e Parma» spiega il difensore centrale di Inzaghi, «uno scontro diretto, è vero, ma fino a maggio tutte le partite sono importanti. Conta poco chi hai di fronte». Il Venezia ha finora fatto fatica al Penzo con le altre pretendenti alla promozione: 1-1 con la Reggiana, 1-3 con il Padova, 2-2 con il Parma, ma anche 2-2 con la Sambenedettese e 1-1 con il Bassano quando erano in testa alla classifica. «I numeri dicono questo, che abbiamo lasciato qualche punto di troppo a Sant’Elena» continua Modolo, «se però siamo in testa alla classifica con tre punti di margine sulla seconda, vuol dire che siamo stati più bravi nelle altre partite». Arriva al Penzo il miglior attacco del girone (43 reti realizzate) con il capocannoniere Rachid Arma (13 centri con 7 rigori, insieme a Mancuso), e la voglia di bissare il successo dell’andata per ritornare in corsa dopo essere scivolato a -7 (ma la gara di Teramo da recuperare la prossima settimana). «Arma è un signor attaccante, da non perdere di vista un secondo. L’ho affrontato all’andata, ma anche qualche anno fa quando lui era alla Spal e io alla Pro Vercelli. Il Pordenone non si riduce alla pericolosità offensiva di Arma, sarebbe un errore pensare di fermare solo lui. È una squadra quadrata, ben allenata, con giocatori di categoria, abituati alle zone alte della classifica. Tanti rigori? Vuol dire che entrano molto in area, ma non dobbiamo pensarci. Occhio ai primi minuti? A Sant’Elena ci capita spesso di ritrovarci sotto all’inizio, ma siamo sempre riusciti a rimontare, meglio comunque evitare di ripeterci anche sabato. Non so quale sia il motivo preciso. Noi dobbiamo smettere di pensare agli altri, concentriamoci solo su di noi».
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(Fonte: La Nuova Venezia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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