Triestina, Meduri: “Non vedo l’ora di mettere piede al ‘Rocco’! E ho scelto l’Alabarda perché…”
giovedì 9 Febbraio 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Domenica a Valdagno Fabio Meduri ha già esordito con la maglia alabardata, giocando una ventina di minuti. Dovrò ancora crescere di condizione per essere al top, ma sicuramente il centrocampista calabrese classe 1991 porterà ancora più qualità al centrocampo dell’Unione. Meduri, cosa l’ha convinta a vestire la maglia della Triestina? «C’erano anche altre società che mi avevano contattato, ma la Triestina è la Triestina: serie D per serie D, ho preferito la società alabardata e ho fatto volentieri un sacrificio economico per venire qui. Mi ha convinto un complesso di fattori: l’importanza della piazza e un’organizzazione societaria che ha un’impronta decisamente professionistica». Ma non le pesa questa stagione in serie D dopo alcuni campionati in Lega Pro? «Ormai anche la serie D è un bel campionato. Per carità, la Lega Pro rimane superiore, però a volte bisogna fare delle scelte e si prende quella più opportuna. A inizio stagione la scelta di Campobasso per svariati motivi non si è rivelata ottimale, ma a questo punto per me è una sorta di ripartenza da zero con una società che ha ottime prospettive. Insomma l’obiettivo è di riconquistare la Lega Pro sul campo». Ha percepito nell’ambiente questa voglia di promozione? «Sì, se non si riuscirà ad arrivare primi cercheremo di farlo attraverso i play-off. Sento effettivamente una grande voglia di rinascere: la storia della Triestina la so, ma non conoscevo nel dettaglio tutte le traversie degli ultimi anni e il fatto che spesso è stata nelle mani sbagliate, ora me lo hanno raccontato».
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Cosa pensa di stadio e tifoseria? «Non sono certo io a scoprire il valore della tifoseria alabardata, che sicuramente con la serie D non c’entra nulla. Quanto allo stadio, sfortunatamente in questi anni l’avevo visto solamente alla tv e ora che sono qui, voglio metterci piede il prima possibile».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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