#veneziaparma, Inzaghi: “Non è un derby ma conterà come se lo fosse”
venerdì 27 Gennaio 2017 - Ore 14:32 - Autore: Staff Trivenetogoal
“Noi siamo pronti, dobbiamo arrivare come a Reggio Emilia, con la serenità giusta, poi che vinca il migliore.”Queste le parole di Mister Filippo Inzaghi, allenatore del Venezia, durante la conferenza stampa in vista dell’imminente big-match di domenica al Penzo contro il Parma. “Dopo la vittoria di domenica scorsa, ho trovato la squadra come sempre. E’ un gruppo che lavora molto bene, ma dobbiamo avere equilibrio, perché qui si passa sempre da un eccesso all’altro: fino all’altro giorno si diceva che dovevamo crescere, poi che abbiamo la partita perfetta. Ora abbiamo un altro appuntamento importantissimo, quasi tutta la rosa è al completo, a parte credo Pederzoli, Pellicanò che ha ancora la febbre e Moreo che è reduce da una botta, oggi valuteremo bene la situazione, speriamo nulla di grave”. Squadra che vince non si cambia o troveranno spazio i nuovi acquisti? “Adesso valuterò. I nuovi si stanno disimpegnando bene, ogni giorno acquisiscono minuti in più. Lo scorso match non li ho fatti giocare perché non avevano ancora i novanta minuti nelle gambe, era una partita delicata anche perché arrivava subito dopo la sosta, e poi volevo dare continuità a chi ci aveva portato in vetta alla classifica. Ma Caccavallo e Zampano sono due acquisti che ci faranno fare la differenza, starà a me utilizzarli nel momento giusto, nelle prossime partite, tra cui quelle di Coppa Italia, per cui ci sarà spazio e modo, per tutta la squadra, di farmi vedere il proprio valore”. Che squadra si aspetta di trovare domenica al Penzo? “Abbiamo visto tutti che il Parma, con gli acquisti che ha fatto e con la rosa che già aveva, sicuramente adesso è la squadra più forte, quella da battere. Penso che per loro l’obiettivo minimo sia quello di tornare in Serie B, anche perché per blasone, stadio ed abbonati e è una squadra da Serie A, per cui speriamo che abbiano anche un po’ più di pressione. Noi dobbiamo continuare come stiamo facendo. Sicuramente loro, con gli innesti di Scozzarella e Munari, ed i giocatori che già avevano, come Evacuo e Calaiò, hanno una rosa da Serie B, se non di più. Però noi siamo un gruppo vero, siamo avanti di tre punti ed abbiamo la possibilità di giocarci questo scontro diretto davanti ai nostri tifosi, quindi dovremo avere la serenità di chi non ha niente da perdere, ma che può regalare una bellissima giornata al nostro presidente, alla nostra società, ai nostri tifosi e mi auguro anche per i miei ragazzi, perché, per come lavorano durante la settimana, se lo meritano”. Sono previste circa cinquemila persone, domenica, al Penzo. Il pubblico potrà, quindi, essere il dodicesimo uomo in campo? “Noi ce lo auguriamo, perché ritengo che il nostro pubblico, come a Reggio Emilia, ci possa aiutare a fare la differenza. Penso che la curva, come già mi aspettavo, ci dia una grossa mano. E tutto lo stadio deve diventare ancora più partecipe, perché abbiamo bisogno di tutti per realizzare il nostro sogno. Ricordiamoci che l’anno scorso il Venezia era in serie D, e poterci giocare, adesso, con una corazzata come il Parma, il primo posto per la serie B è una bella soddisfazione, per cui mi auguro che lo stadio sia pieno, perché questa è una partita da tutto esaurito. Non è un derby, ma penso che conti come se lo fosse, se non di più, in questo momento, anche se non è la partita che deciderà il campionato, perché dopo ci saranno tantissime altre gare. Forse all’inizio del campionato nessuno avrebbe detto che avremmo potuto disputare una gara del genere, per la vittoria finale, con tre punti di vantaggio proprio sul Parma. Se io fossi un tifoso del Venezia, non mancherei.” Il Parma potrebbe giocare con il 3-5-2. Per cui il Venezia che cosa può fare sulle fasce ed in particolare a centrocampo per rendere più efficace il 4-3-3? “Intanto il Parma non è ben decifrabile, perché in queste partite, con Mister D’Aversa, ha sempre cambiato sistema di gioco. Adotta un 3-5-2 ibrido, che diventa un 4-4-2 durante la partita. Ma io conosco il loro allenatore e credo che potrebbe, con il ritorno di Baraye e Nocciolini, utilizzare il 4-3-3. E’ impossibile preparare questa partita su di loro perché hanno tre possibilità di modulo e non sapremo, fino a domenica, quale attueranno. Per cui la cosa più semplice è quella di pensare a noi stessi e a quello che dovremo fare, perché ormai sono convinto che la mia squadra abbia le capacità e le conoscenze, che oltretutto sono cresciute, per confrontarsi con qualsiasi schema di gioco, quindi cercheremo di fare quelle giocate che a Reggio Emilia ci hanno esaltati. Non sarà facile, ma questa è una partita che ogni calciatore vorrebbe disputare. Io sento l’entusiasmo dei nostri tifosi, della nostra curva, forse verranno domani, al Taliercio, ad incitarci, ed è bello aver risvegliato tutto quest’entusiasmo. Adesso sta a noi cavalcarlo, perché dobbiamo far sì che non si spenga, in quanto può essere la chiave per i nostri successi”. A Reggio Emilia abbiamo visto che Geijo è stato di grande supporto ai propri compagni. Potrebbe, se sarà schierato contro il Parma, ripetersi o cercare di più la conclusione personale? “Io non mi sono mai preoccupato degli attaccanti, nelle ultime due partite abbiamo fatto sei reti. Probabilmente non avremo il bomber da 20 goal, ma abbiamo tanti giocatori che possono segnare, e soprattutto centravanti come, appunto, Geijo che ti fanno giocare molto bene e far fare goal agli altri. Se lui gioca sempre come a Reggio Emilia, credo che avremo buone possibilità di andare in Serie B. Io gli ho chiesto solo di continuare così, perché in quell’occasione mi è piaciuto molto, sia nella fase di possesso che in quella di non-possesso, e se la squadra vede che un giocatore come Geijo corre sempre dietro a tutti, è un bel segnale”. Negli scontri diretti in casa il Venezia ha finora fatto fatica ad imporsi. Potrebbe essere un motivo di pressione? “No, noi non dobbiamo avere pressione, ce l’hanno semmai le inseguitrici. Quando si è là davanti, per fortuna, pressioni se ne hanno poche. Noi abbiamo vinto i big-match in trasferta, abbiamo fatto meglio delle altre con le squadre cosiddette “piccole” ed è quello, poi, il segreto, perché nelle partite di cartello può succedere di tutto: un episodio favorevole, ad esempio. Noi dovremo pensare che sarà una partita importante, non risolutiva, ma che ci potrà dare consapevolezza della nostra forza. Se il Parma ci sarà superiore, stringeremo loro la mano, ma penso che ce ne voglia per superarci. Vedremo che cosa deciderà il campo”.
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