Mestre-Montebelluna, Zironelli: “Falsiamo il ritmo, ma dovevamo garantire l’incolumità di tutti”
lunedì 16 Gennaio 2017 - Ore 12:00 - Autore: Gabriele Fusar Poli
Alla fine, Mauro Zironelli ci aveva visto lungo. Nell’intervista alla vigilia della gara il tecnico aveva infatti espresso tutta la preoccupazione sulle condizioni del terreno di gioco dello stadio Panisi: timori che si sono rivelati più che fondati sin dall’arrivo al campo, alle 13, quando il terreno aveva già mostrato tutti i segni lasciati dal maltempo. La decisione finale della terna non trova alcuna obiezione da parte dell’allenatore mestrino. «Nella metà campo davanti la nostra panchina il campo era completamente allagato, mentre sotto le panchine c’erano enormi lastre di ghiaccio. In queste condizioni non si può disputare una partita di calcio, per cui l’arbitro ha fatto la scelta giusta». Una decisione volta a garantire anche l’incolumità non solo dei giocatori, ma anche della terna stessa. «Durante i due sopralluoghi effettuati ci siamo resi conto di come il guardialinee che operava nella zona di fronte alla panchina non aveva alcuna stabilità, essendo costretto a correre su una zona di campo completamente ghiacciata. Inoltre, i giocatori avevano segnalato come, nella fase di tiro, fosse impossibile trovare terreno solido per il piede d’appoggio, che continuava a scappare via».
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Una situazione che ha creato incomprensioni con gli avversari durante il secondo sopralluogo effettuato. «Ovviamente dispiace, ma non abbiamo ben capito perché abbiano cambiato idea così. Non siamo decisamente contenti neanche noi, eravamo al completo e non c’era nessun problema da parte nostra, ma garantire l’incolumità di tutti è una priorità. Il campo non è nostro, non abbiamo mezzi per spalare la neve fattore per cui si è creata una situazione in cui sarebbero servite scarpe chiodate in alcuni punti e stivali dall’altra. Peccato perché falsiamo un po’ il ritmo, ma abbiamo approfittato del campo sintetico per fare una seduta di allenamento».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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